I Miei Racconti






LA MOGLIE


Era stato tutto inutile.. Inutili i tentativi di riallacciare un rapporto ormai sdrucito. Vani gli sforzi di far rivivere emozioni e sentimenti ormai svaniti. Soffriva, profondamente. Non voleva ammettere il suo fallimento. Non voleva vedere la sua vita passata spesa dietro a nulla, al seguito di una chimera. Adesso la verità gli era stata rivelata: i suoi anni felici erano stati un’illusione, erano frutto di menzogne, a milioni, a miliardi. Bugiardo era il bacio mattutino del saluto, falsi erano gli istanti di passione, che pure avevano vissuto insieme, menzogneri erano stati i progetti di un futuro in comune. -“ Non ti ho mai amato ! “- -“ Per me non sei mai stato nulla ! “- Due frasi urlate, sparategli contro a tradimento, dalla sua donna. O meglio, da quella che credeva sua, ma che in realtà non lo era mai stata veramente. Stupido ! Che stupido era stato, in tutti quegli anni, a non accorgersi che non era stato altro che un oggetto nelle mani di lei. Non voleva fare il suo nome, non voleva sporcarla con dei sentimenti così bassi. L’amava ancora. Il suo cuore era pieno di lei, solo a nominarla, sentiva nascere dentro di se una tenerezza estrema, un sentimento forte. Ora però, a questo sentimento si era aggiunto un rancore sordo. Amore ed odio, no! Odio mai..! Non riusciva ad odiare la donna che aveva amato con tutte le sue forze da tanti anni e che adorava ancora ! Vi erano stati periodi felici, istanti sublimi vissuti insieme. I suoi sorrisi, le sue complicità, le sue promesse… non erano di certo.... NIENTE…! Continuava a martellargli la mente, questa frase, questa coltellata alle spalle. -“ Non sei mai stato niente ! “- Ma com’era possibile ? La loro vita, i loro figli..? Non erano nulla ? Sono "niente" quindici anni di matrimonio? Sono "niente" le ore vissute al capezzale del primo figlio gravemente ammalato ? Sono "niente" le lacrime di gioia versate insieme, abbracciati, per la sua guarigione ? Non era possibile…! La nascita della bambina poi ! Andare insieme dal ginecologo, vivere giorno per giorno l’attesa di qualcuno che, forse non poteva venire al mondo. Essere presente al miracolo. Stringere la sua mano, bearsi del suo sorriso ed annullarsi in uno sguardo profondo, sincero ed appassionato. NO ! Quelle sensazioni, quei sentimenti, quelle emozioni erano VERE ! Non erano NULLA ! Si amavano, LEI L’AMAVA ! -“ Non sei mai stato nulla per me ! “- -“ NON CI CREDO ! NON E’ VERO ! “- E come non lo era per prima, non lo è neppure adesso ! Altrimenti non avrebbe avuto il coraggio di ucciderlo in questo modo. Altrimenti non saprebbe sputargli addosso le uniche frasi capaci di ferirlo. Altrimenti non sceglierebbe deliberatamente di farlo soffrire ! Lo amava ancora… MA… Tutto quello che gli stava capitando non gli era del tutto chiaro… Era tutto troppo strano… Nel giro di pochi mesi tutto si era capovolto. Il Paradiso era diventato il più nero inferno. L’amore che dimostrava di nutrire per lui, profondo, non poteva tramutarsi nell’odio più violento ! Senza motivo… così.. da un giorno all’altro… senza che avesse fatto o detto qualcosa per scatenare una simile reazione ! A nulla era valso sondare le sue amiche, che si mostravano sorprese ed amareggiate… A nulla era valso parlare con i figli, per scoprire una qualche causa di tanto cambiamento... Niente ! Niente di niente ! Ormai erano giorni che si dibatteva nell’angoscia ! Forse lei aveva trovato un altro uomo ! Fece quello che mai avrebbe supposto di poter fare…!Spiò la moglie… ogni suo passo, minuto per minuto, non visto. Mise sotto controllo il telefono.. per una settimana. Nulla ! Colei che continuava ostinatamente a considerare la sua donna non aveva mostrato pecche ! Allora perché…? Era al limite della pazzia… Non sapeva darsi pace. Aveva delle crisi di pianto improvvise. Un chiodo fisso che stava minando la sua salute, mentale e fisica. Una domenica mattina, solo in casa. Fu preso nuovamente da un profondo sconforto. Non voleva arrendersi all’evidenza. Anche quel giorno la sua Giusy, appena alzatasi, rimesso a posto il divano, ormai dormivano in camere separate, si vestì in fretta ed uscì da casa ancora più velocemente. Senza proferire parola, senza salutare nessuno… neppure i figli ! Più tardi i ragazzi erano usciti con gli amici e lui si sentì arrivare all’estremo della sopportazione. La sua mente cominciò a sragionare. Fantasticò di costringere con la forza, la moglie a confessare… ma cosa poi ? Scacciò quel tarlo dalla mente, a fatica, spaventato. Poi piangendo per la rabbia e la disperazione aprì il cassetto del comò, cercò gli album con le foto di una vita. Li sfogliò lentamente, vivendo, per ogni istantanea, le occasioni vissute. Riuscì a calmarsi… Rivivere la vita passata, ritornare sui momenti felici vissuti insieme, aveva alleviato la sua sofferenza… Ritornò al cassetto per riporre le foto e solo allora, notò una grossa busta bianca. Prima non l’aveva notata, perché aveva gli occhi velati dalle lacrime e perché… era nascosta dagli album. La prese tra le mani, curioso e tremante… Ne lesse l’intestazione -“ OSPEDALE…. Reparto Oncologico….. Signora Giuseppina….”- Aprì velocemente la busta, quasi lacerandola, presago di fatti sconvolgenti. Divorò con gli occhi le parole dattiloscritte… nude… crudeli come spade appuntite ! Urlò disperatamente il suo dolore… Adesso tutto era chiaro…! La moglie era afflitta da un tumore maligno ai polmoni… Adesso capiva il suo comportamento, forse avrebbe agito anche lui nello stesso modo. L’avrebbe ferita per allontanarla da se, per sminuire il suo amore. Le conclusioni del medico TRE MESI DI VITA !

FINE