I Miei Racconti






CAPODANNO


31 Dicembre. Tutti erano intenti a prepararsi per il veglione di Capodanno. Tutti tranne me. Come tutti gli anni, quella notte, sarebbe stata come tutte le altre, senza particolari festeggiamenti, senza ricerca spasmodica di divertirsi, senza...... niente. Erano ormai 10 anni che non festeggiavo più, erano trascorsi 11 anni dall’ultima mia partecipazione ad un veglione. Tutto era successo perché... perché..... non lo ricordavo quasi più! Ah si.... era successo perché durante l’ultimo veglione avevo perso la ragazza, la donna con la quale avevo dovuto sposarmi il Maggio successivo. Tutto era successo così, quasi naturalmente...durante la festa. In quella maledetta notte di San Silvestro, avevamo conosciuto una coppia della stessa nostra età, molto simpatica, con interessi comuni. Il clima di festa.. i troppi brindisi fatti, avevano contribuito ad accelerare gli eventi. Franco e Sara, questi erano i nomi dei due, erano dinamici e gioviali, stavano insieme ... ed io, Enrico e la mia ragazza Elena, avevamo subito legato. Il veglione si era sviluppato in modo fantastico: avevamo ballato insieme.. scambiandoci i partner.Questo fu l’errore fatale. Lo scambio dei partner durante i balli. Ricordavo ancora le sensazioni piacevoli di avere fra le braccia Sara, una superba donna dai capelli scuri e dal corpo fasciato in un vestito rosso, molto scollato. Come del resto anche Elena non lo era da meno con suo vestito aderente color fucsia accollato ma con una scollatura vertiginosa sulle spalle.... e uno spacco galeotto nella gonna che le arrivava sin sul fianco. Anche Franco aveva sicuramente provato delle sensazioni piacevoli durante il ballo. Non accusavo nessuno! Eravamo tutti colpevoli per quello che era accaduto... Io con Sara e Franco con Elena, avevamo ballato insieme per tutta la notte. L’euforia della festa e i fumi dell’alcool aveva reso noi uomini più audaci e le donne più cedevoli. Fu così che mi trovai nella toilette per donne, con la bella Sara stretta fra le braccia...senza freni.. senza limiti nel concedersi...e ben lieto di quella inaspettata conquista. Quando alla fine tornammo in pista, sentendoci un po’ colpevoli di quello che era successo, cercammo i nostri compagni fra la folla, sperando che non si fossero accorti della nostra prolungata assenza. Non se ne erano accorti! Li scorgemmo dopo alcuni minuti. Uscivano da una porticina..... arrossati e con i vestiti in disordine... con Elena che addirittura cercava disperatamente di tirasi su gli slip... che facevano capolino dallo spacco della gonna. Fu come ricevere una coltellata in pieno petto! Elena la mia Elena.. che voleva arrivare pura all’altare..... con l’abito bianco.....! La rabbia non era mitigata dal fatto che anche io... con Sara...... Tutte le nostre promesse... tutti i nostri sogni... distrutti, volati via nel breve volgere di pochi minuti.... Sara che aveva compreso tutto come me, fu più forte, mi invitò a ballare -“ Diamogli il tempo di mettersi a posto... in fondo anche noi... !”- Mi disse con un opportunismo ed un sangue freddo che mi colpì spiacevolmente. -“ Ma ci dovevamo sposare fra pochi mesi ! Non aveva mai voluto.... !”- Recriminai mentre lei mi trascinava nella danza. -“ Che vuol dire !.. Anche io e Franco ci amiamo... stiamo insieme da due anni.... e continueremo a stare ancora insieme...Sesso non vuol dire amore, quello è un’altra cosa ! Certo mi dispiace che sia accaduto, sono stata ferita anche io da.... ma anche io, anche noi abbiamo fatto come loro. Non vedo perché tu sia tanto infuriato per una cosa, deplorevole, d’accordo, ma che anche tu.... ! Non mi vorrai far credere che tu e lei.. mai.. ?”- E giù una risatina incredula. -“ Non c’è niente da ridere... mai! Ho rispettato i suoi desideri, perché l’amavo..”-. -“ E l’ami ancora, altrimenti non ti arrabbieresti tanto... e fra pochi mesi vi sposerete e tutto questo rimarrà un segreto, come se non fosse mai successo. Lo serberemo nei nostri ricordi, tutti e quattro, e questo episodio lo riporteremo a galla solo nei momenti di nostalgia, serviranno a tirarci su nei momenti difficili. In fondo i ricordi servono a questo... a non farci sentire abbandonati nei momenti di solitudine. Perché altrimenti noi ricordiamo un numero maggiore di episodi piacevoli? Eh ? Perché? Me lo sai spiegare? Te lo dico io... la nostra mente li adopera come difesa.. come legittima difesa contro lo sconforto, la depressione.....”-. Poi vedendo che non ero del tutto convinto -“ Dai adesso non fare lo stupido! E’ piaciuto a te, a me ed anche a loro... non fare lo stupido e fai finta di niente!”-. Facile per lei, forse. Ma non per me. Nel frattempo l’orchestrina aveva fatto una pausa e ritornammo al nostro tavolo. I nostri partner si erano ricomposti, ed ora parlavano tranquillamente, sorseggiando dello spumante.. come se nulla fosse successo..... Come se nulla fosse successo ! Sara e Franco portarono avanti la conversazione... fra i mugugni d’assenso emessi da parte mia e il silenzio glaciale e nervoso di Elena... Poi la musica tornò a rompere i timpani e i nostri due “ amici “ si alzarono per ballare insieme, lasciandoci soli. Il panico mi assalì.. non sapevo cosa dire.. avevo la gola secca...non avevo il coraggio di guardare Elena negli occhi , ed anche lei, sfuggiva i miei.....Alla fine prendemmo il coraggio a quattro mani e ci guardammo... Lei capì che io sapevo.... ed io seppi che anche lei cominciava a capire quello che era successo fra me e Sara. Non riuscì a frenare le lacrime...-“ Non so cosa mi sia successo.... “-. Balbettò. -“ L’ho desiderato e .... mi è piaciuto...D’altra parte anche tu hai avuta la stessa idea! Ma sai cosa mi spaventa ? Non il fatto che io abbia... no, ma il fatto che tu mi abbia tradito. Queste lacrime nascono dal fatto che tu sia andato con una donna... con me presente...e non dal fatto che io abbia fatto per la prima volta l’amore non con l’uomo a cui avevo giurato....Sai che vuol dire questo ? Che noi due stavamo facendo un grande errore a sposarci... Il nostro sentimento non è abbastanza profondo per condurci alle nozze “-. -“ Ma...”- .-“ Niente ma.. è un bene che sia successo prima.... il tradimento era dentro di noi, pronto ad esplodere alla prima vera occasione! Era dentro di noi, capisci ? Di tutti e due... meglio che sia successo prima: addio !”-. Ecco così era finito tutto. Erano passati undici anni da quella sera ed da allora non avevo frequentato nessuna donna, neppure occasionale. Mi ero abbruttito di lavoro e di... sbornie. Elena, Elena... ti amo ancora.... chissà dove sei, con chi sei ora! Adesso avevo quasi quarant’anni ma, ne ero consapevole, ne dimostravo molti di più. Quella coppia poi... non l’ho più vista.. ne cercata.. erano stati la causa di tutto! Così oggi, 31 Dicembre, commemoravo l’anniversario di una tragedia, la tragedia della mia vita...... Quasi non sentivo il campanello della porta. Andai ad aprire..... Elena mi comparve davanti.... -“ Aspettiamo insieme l’anno nuovo ?”-. -“ Siiiii...!!!!!!”-

FINE