I Miei Racconti







LO SCRITTORE


Era uno scrittore affermato, i suoi libri erano in testa alle classifiche mondiali di vendita, ma sentiva esaurire la sua fantasia. Ma non era una cosa degli ultimi tempi, erano già diversi anni che vanamente si arrovellava la mente per cercare nuovi spunti, nuovi soggetti da tradurre in racconti, libri. La sua fantasia si era prosciugata, adesso si limitava a scrivere brevi racconti, perché non sapeva più cosa dire... aveva scritto di tutto e su tutto.... ottenendo sempre un grandissimo successo con le sue trame mozzafiato e a volte divertenti... Negli ultimi due anni, per soddisfare le richieste dell’Editore e soprattutto per rispettare il favoloso contratto che gli aveva strappato, si era dedicato alle “serie”, a racconti brevi con gli stessi personaggi in situazioni sempre diverse che iniziavano e terminavano nel breve intervallo di poche pagine. Per contratto doveva scrivere almeno due libri all’anno di 200 pagine ciascuno. E dato il successo riscosso in precedenza... dovevano essere all’altezza della fama raggiunta.... sempre più difficile...
Così nacquero dalla sua non più fervida fantasia la serie “triller “ : KILLER, dove un principe dell’omicidio, faceva fuori ereditarie, soci, mogli, mariti, avversari politici e non... fra alberghi di lusso, splendide ragazze e facendola sempre in barba alla polizia. Oppure l’altra serie che riscosse più successo “La Saga delle Streghe“ dove prendeva forma e vita una famiglia con strani poteri occulti vivendo le proprie avventure nel Medioevo. Senza parlare del genere “Horror“ in cui aveva abbondato di scheletri, mummie, zombie o del genere “Brillante” dove aveva elencato situazioni paradossali che suscitavano il sorriso del lettore. Aveva anche visitato il genere “Hard“ descrivendo disparati amori e seduzioni che un poveraccio era .. costretto a subire, ...avventure più inverosimili con donne bellissime e... estremamente vogliose delle sue particolari attenzioni.. ovviamente.
Adesso si era imbarcato in una serie intitolata “NATASCIA“, ambientata nella steppa russa degli Zar e dei cosacchi. La protagonista, ovviamente sempre la stessa, viveva molte avventure....per contratto dovevano essere dieci di venti pagine o venti di dieci... per un totale di 200....appunto. E lui ne aveva scritti nove....di 20 pagine, ne mancava solo un altro per poter “chiudere” l’ennesimo libro....C’era un problema: il tempo. Mancavano solo trenta giorni al termine ultimo per la consegna del manoscritto e lui si sentiva vuoto.... non sapeva inventare più nulla. Natascia aveva già vissuto tutto il vivibile. Varie volte aveva riletto i titoli delle storie già pronte, cercando in esse qualche vuoto, qualche lacuna da poter riempire... qualche spunto geniale su cui imbastire una storia decente. Niente da fare... questa volte avrebbe pagato la penale, salatissima. Ancora una volta ritornò con la mente ai titoli pronti:
La Tundra, in cui si narrava la storia di una famiglia poverissima che per sopravvivere, vendeva la figlia quindicenne, Natascia appunto, ad un cacciatore di pelli. Ovviamente la ragazza subiva violenze di ogni tipo passando da giaciglio in giaciglio.. con vendetta finale.
La Spia dello Zar, in cui, sempre lei , si intrufolava nelle fila dell’esercito nemico per riferire quante più notizie possibile ai suoi, anche in questo caso, Natascia, bellezza selvaggia, aveva la meglio con le armi della seduzione....
Ne “La Vergine Vendicatrice”, invece aveva le vesti di una ragazza promessasi a Dio, che veniva rapita prima di prendere i voti, e combatteva con tutte le sue forze morali per conservarsi integra nel fisico e pura nell’anima, riuscendovi dopo molte peripezie.. ma che alla fine, per evitare le voglie del capo dei Mongoli, cerca l’aiuto di un capitano, di cui s’innamora. Riesce a fuggire sobillando una rivolta e alla fine si sposa coll’ufficiale.
Poi c’era “Natascia“ in cui si raccontava la vita di una donna della steppa, con i propri amori, desideri, con la vita dura di tutti i giorni, le aspirazioni frustrate, le ambizioni negate, il gelo dell’inverno, l’incomprensione del suo uomo....
Ne “L'ORO DI MINSK“ invece era l’unica donna, la vivandiera, di una guarnizione di Cosacchi fedeli allo Zar, in un fortino a difesa della città, Minsk appunto, distante 10 miglia. L’oro era il colore dei cuoi capelli... e la dolcezza dei suoi favori. Decine di duelli fra sottufficiali e numerose zuffe e assassinii fra la truppa, per i suoi ... favori ottenuti o da ottenere...
C’era poi “L’ESECUZIONE“ dove, sempre lei, riesce a smascherare un piano per consegnare al nemico la fortezza in cui era la moglie del capitano.. vendicando così l’uccisione del marito.
Nel racconto “I LUPI” era la moglie di un cacciatore di pelli, sempre in giro nella steppa dove deve affrontare nel bel mezzo della bufera, l’assalto di un branco di lupi affamati.
LA FAVORITA DELLO ZAR. Uno spaccato sulla vita di corte. Allietava il.. tempo libero dello Zar. Alla fine si ribella, ma evita la prigione e viene solamente allontanata grazie all’aiuto di uno dei Segretari con cui poi deve... sdebitarsi....
E poi l’ultimo in ordine di tempo ”RIVOLUZIONE “. Nelle vesti di una popolana che si ribella alle angherie e guida un manipolo di donne all’assalto dell’esercito imperiale combattendo come e meglio di un uomo....
Erano NOVE...NOVE... 180 pagine... a 20 pagine dalla fine.... a 20 pagine dalla penale!
Disperato accese il registratore, sentendo la sua voce dettare le vicende, tutte, che la segretaria avrebbe poi dovuto inserire su un dischetto ed inviarlo all’Editore.
Le ascoltò attentamente, cercando un’esitazione....il trascurare di qualche azione secondaria. Accese un sigaro e sedutosi comodamente sul divano fece scorrere più volte il nastro... una , due, tre volte. Ormai conosceva a memoria ogni sua parola, conosceva nei più piccoli particolari ogni avventura, e soprattutto conosceva meglio di se stesso Natascia, la sua creatura....riusciva ad immaginarsela.. fisicamente...Alta, bionda, slanciata, intelligente, volitiva, carattere forte, fisico potente ma molto aggraziato, seno alto, gambe lunghe, ventre piatto... fondo schiena rotondo e muscoloso.... amava vestirsi, quando ne aveva la possibilità, di sete e damaschi.. non disdegnando gli abiti maschili per la loro maggiore praticità. La conosceva così bene, era entrato in ogni minima sfaccettatura del suo carattere che sembrava quasi udirne la voce, roca e sensuale, e il modo di parlare diretto, senza esitazioni.. pane al pane e vino al vino....
-“Eccolo lì“- sembrava quasi di sentirla... e gli veniva da sorridere.. era come rivedere un amico dopo tanti anni -“Eccolo lì ... quello smidollato. Sdraiato nella sua poltrona, come sempre, mentre io mi faccio in quattro per soddisfare i suoi desideri. Comodo il signore, me l’ha fatta dare a cani e porci.. sporco maiale ! “-.
-“ Ma che dici, cara, per me sei come una figlia....”-
-"Una figlia... Una figlia...dici ? Bugiardo.. porco ! Come se non avessi visto come godevi quando mi violentavano a quindici anni, come ti eccitavi nel descrivere i particolari più piccanti delle mie....avventure. Ma come ! Io mi faccio un mazzo così per scoprire i segreti del nemico e ci dedichi cinque pagine lasciandone quindici, dico QUINDICI alla descrizione particolareggiata del mio corpo e delle effusioni con quei caproni puzzolenti.....Porco... ! Guardone schifoso ! “-
-“ Ma è quello che vuole la gente, il pubblico. Cosa credi.. per quale motivo hai avuto tanto successo! Per le tue imprese eroiche, per la vita di stenti? NO! Il pubblico si aspetta che gli descriva come fai l’amore, come godi durante l’amplesso. La gente, il lettore vuol immaginarsi le tue tette, il tuo sedere, la tua.... non glie ne frega niente dell’atto eroico.... quello è solo un contorno.. un pretesto... !”-
-”Ma allora scrivi dei libri porno e mi lasci perdere.. inventati un altro personaggio.. che so .. ecco LA NINFOMANE ....Lola la ninfomane, e lasciami in pace... oltretutto saresti anche più onesto.. soprattutto con te stesso”-
-“Che ne sai tu, di quello che vuole il pubblico....dei suoi pensieri...dei suoi tabù... si tabù! Sono ancora pochi quelli che comprano un libro porno senza imbarazzo. La maggior parte ne ha una voglia pazza.. ma non osa farlo.. per non farsi vedere ...ipocrisia....paura di contravvenire alla pubblica morale... paura di essere additato come... perverso. Allora ecco che ha bisogno di un libro etichettato, ad esempio, “Avventura” se non addirittura “Scientifico” che possano portare in giro. Con una bella copertina innocente... ma che dentro ci siano, distribuite qua e la, quelle belle pagine piene di sesso....Natascia, sesso.. solo unicamente S E S S O ! Questo è il mondo, quello reale: desiderare una cosa sconveniente, ma non darlo a vedere, e chi riesce a dargliela.... quella cosa, camuffata, ha successo. Come te, come i miei libri, i miei racconti “-
-“Ah si, vogliono sesso ? E allora daglielo, ma porca miseria.. una volta, una sola volta, fa scegliere a me con chi farlo.... almeno mi diverto anch’io. Fammi innamorare perdutamente almeno una volta, fammi vivere una di quelle belle storie di una volta, dolce, piene di sentimenti! Tu sei istruito, hai letto e studiato tanto.. ne conoscerai certo più di una! Quelle belle storie dove l’allieva si innamora del maestro.... e si strugge perché lui non la degna di uno sguardo.... ma alla fine lo conquista!”-
-“Romanticherie....roba buona solo per ragazzine, e forse neppure per quelle! Il romanticismo non è più di moda adesso. E poi ti devo confessare una cosa.... non so più cosa inventare! La mia fantasia si è inaridita. Stavolta pagherò la penale....e addio altri contratti.. addio agi e lusso !“-
-“Come sarebbe a dire....fantasia inaridita.... ? Pagare la penale... ? Non me lo puoi fare... ! NON PUOI FARE A ME UNA COSA SIMILE..... ! ! ! Dopo tutte le porcherie che mi hai fatto fare...... ! Oh! Natascia non lo fa mica gratis..... ! Mi hai riempito la testa col sesso.....sesso... sembra che non esista altro al mondo...”-
Lo scrittore si sentì in colpa e non ebbe il coraggio di rispondere.
-“Senti, paparino....(un po’ di sano incesto non guasta) e se il sesso lo facessimo noi due? Sai, ti ho visto come ti eccitavi quando mi accarezzavano, quando mi penetravano..... dappertutto. Ho visto, perché ero in te, perché io sono un parto della tua fantasia, ho visto, ripeto, come desideravi essere al posto dell’uomo di turno, ma non potevi e ti dovevi accontentare di raccontare, di descrivere. Adesso fai una volta tanto l’uomo.. e non il guardone: io sono qui... disponibile e ben disposta.. fammi tutto quello che vuoi! In prima persona! Saresti il primo autore a fare l’amore con un suo personaggio! Pensaci, paparino.... pensaci... ! “-
Stava per abbracciare la ragazza... ma si svegliò ! Prese il microfono e dettò velocemente le ultime 20 pagine. Il titolo ? Facile:...SESSO IMPOSSIBILE.
Quando ebbe finito, si riempì un bicchiere di brandy, e portandolo verso l’alto, come se fosse un brindisi
-“Grazie Natascia !“- Mormorò.-“ Ti amo ! “-

FINE