I Miei Racconti






TITTY


La testa! Gli doleva la testa!
Un dolore lancinante, pulsante, martellante che non lo lasciava da moltissimi giorni. Aveva preso due cachet, ma non era servito a nulla.
Tum... Tum... Tum... il dolore aumentava quasi accompagnando i battiti del cuoire.
Tum... Tum.. Tum... e la paura lo assaliva. Il panico si appropriava del suo essere e si calava sino nelle fibbre più intime, lasciandolo sconvolto, boccheggiante, grondande sudore freddo e malsano!
La moglie lo assisteva amorevolmente, ma nulla poteva se non propinargli del calmante e, persistendo il tremore, chiamare il medico.
-"Gli dia dieci gocce di... ogni sei ore. Se non passa mi richiami.. verrò a visitarlo... le praticherò una iniezione di.... "-
Ma dopo le gocce, il tremore passava. Intontito contava i secondi, facilitato dal Tum... Tum... Tum... che li scandivano. Ormai non sapeva più cosa significasse la normalità, vivere senza dolore fisico, condurre una vita regolare.
Il lavoro...! Ormai erano cinque settimane che non ci andava, giustificato da rettangolini di carta rossa: -"Stato... con sindrome ... seguito da forte..."-
Parole che volevano dire tutto, che non spiegavano niente. -"Ammalato dal... al..."-
In quei pochi scritti era racchiusa tutta la sua sofferenza. Una telefonata dei colleghi..
-" Che ti è successo... vecchio furbastro... Ti stai riposando! Stai tranquillo qui tutto bene.. Vuoi sapere l'ultima di... l'ha fatta grossa questa volta! Torna presto pigrone. Un pò di lavoro non ti farà male"-
Poi le parole degli amici preoccupati:
-"Ma che ti succede? Ti sei fatto vedere..? Cosa hanno detto? Ti ricordi di Amilcare, quello che aveva la Volvo rossa? Ha avuto un infarto! Adesso è ricoverato all'ospedale... La moglie si è presa uno spavento.... e lui poi...! Stava così bene, non aveva un malanno da anni e poi all'improvviso...! Ah.. cosa siamo su questa Terra...!"-
-"Al diavolo tutti... lasciatemi in pace! Voi e le vostre insulse parole. Non voglio vedervi, non voglio sentirvi... Menagrami! Andate via, io sto male e voi non capite..."- Pensava con astio.
Poi finalmene, dopo amenità dello stesso tenore, gli amici si scambiavano un'occhiata che voleva dire molte cose, un sospiro e:
-" Ciao.. ora dobbiamo andare.. facci avevre buone notizie.."- Poi rivolti alla moglie -" Se c'è qualcosa che possiamo fare, diccelo, telefonaci pure... a qualsiasi ora... non ti fare scrupoli, ed anche tu, curati un pò... è un momemto brutto... ma passerà, vedrai che passerà. Ciao...ciao.. ci sentiamo domani.."-
Finalmente se ne erano andati, con il loro carico di ipocrisia e di saccenza. Avevano diagnosticato a loro modo il malessere che lo affliggeva...
-" Vaffa..!!!"-
Tum... Tum.. Tum... i colpi continuavano, quasi sfondandogli il cervello.
Tum... Tum...Tum... sembravano colpi di un mortaio...cadenzati... metodici... infiniti.
Intontito dai medicinali si assopiva e sognava di essere in Africa, in una tribù di Watussi, nel pieno di una danza tribale...
Tum...Tum..Tum... i tamburi facevano sentire quella nota unica.
Tum... Tum... Tum...
-"Domani ti porto all'ospedale... Non puoi continuare così... Lì almeno faranno delle analisi complete... troverano la causa..."-
La moglie, povera stella! Era preoccupata! Cercava di fronteggiare come poteva la disgrazia che si era abbattuta sulla casa!
Aveva le occhiaie, aveva pianto, non aveva dormito... da molti giorni si manteneva solo con i caffè...
Si guardò intorno, la casa di solito linda e lucida, denunciava segni evidenti di abbandono. I figli, quando parlavano, lo facevano a bassa voce -" Piano.. c'è papà che dorme..."-
Li vede... Vede i loro visi preoccupati che lo guardano... Stupiti dell'immagine di un padre di solito allegro e gioviale che adesso era lì seduto su una poltrona... a vegetare... In un continuo ciondolare dal divano al letto..dal letto al divano... Intanto nel cervello lo stillicidio continuava...
Tum... Tum.. Tum.. - Tum...Tum.. Tum. Si sentiva impazzire!
-" Perchè a me, perchè proprio a me!!!"-
Vide correre spaventata la moglie.Aveva gridato! Aveva urlato la sua disperazione..
-" Non agitarti amore..Ti fa male..su .. vedrai che passerà.. lo dice anche il dottore... Se domani non migliori... tiporto al Pronto Soccorso... Non puoi continuare così"-
Le lacrime le sgorgavano copiose... ma cercava di fargli coraggio... di farsi coraggio. Soffocava il suo pianto per non farsi vedere dai ragazzi.
-"Cerca di.. non lo so..cosa. Non lasciarti andare..Devi reagire.. Ti ricordi l'altr'anno al mare? Che risate quando imitavi i marocchini. Avevi a tracolla accappatoi ed asciugamani, fermavi le ragazze in bihini e dicevi 'Milla lira bella signora... sola milla lira...comprare da povero Mustafà... sola milla lira bella signora'.. Che ridere io e i ragazzi...! Che bei momenti.. che belle giornate...!"-
-"Ritorneranno...!"-
-"Bravo, vedi che se ci ti metti... ci riesci? Reagisci, amore, non abbandonarti al male."-
Si strinse a lui, accarezzandolo e dandogli baci umidi di lacrime, sulla fronte... sulle guance...sulle labbra...
Tum... Tum.. Tum... Il martellio continuava estenuante. Quell'unica parola che aveva pronunciato, lo aveva spossato. Chiuse gli occhi sfinito...
-"Dorme..."- I ragazzi furono informati con voce molto bassa -" Vedrete che fra qualche giorno sarà tutto passato"-
-" Si mamma, papà guarirà...presto!"-
-"Uscite, andate al cinema.. c'è quel film che stavate aspettando. Tenete, ecco i soldi, basteranno, dopo fatevi una pizza... non ho preparato niente per cena.. Ma non fate tardi... Mi raccomando..!"-
Povera donna, cercava di non far pesare troppo sui figli l'atmosfera lugubre che regnava in casa...
Tum... Tum... Tum.. Continuava ad avere compagnia, la sua mente ormai doveva essere .. tumefatta per tutti i colpi che stava subendo!
Aveva gli occhi chiusi, ma non dormiva. Disteso sul letto immaginava di essere cullato dalle onde del mare ed il martello si trasformava nel rumore della risacca... Sentiva le onde che si infrangevano sulla spiaggia. Avevano lo stesso ritmo! Strano, non ci aveva mai fatto caso... prima! Si vedeva allungato sul materassino di gomma, a galla a pochi metri dalla riva, a godersi il sole, l'aria, il mare..e quel pezzo di figliola che aveva tolto la parte superiore del bikini per un'abbronzatura più audace. Mentre era in ammirazione di quei monumenti della natura, veniva affondato. Le risa argentine di sua moglie:
-"Ma sei incorreggibile.. le trovi tutte tu! Ora vieni in acqua che ti rinfreschi.. i bollori.."-
Che bello... come stava bene.. Come stavano bene..tutti! Poi la sera, con i ragazzi al cinema o in sala giochi, mano nella mano, passeggiavano sul lungomare, come due fidanzatini, guardandosi negli occhi, sospirando e rubandosi un bacio di tanto in tanto. Chi li vedeva, anche per la loro età non più verdissima, li prendeva forse per una coppia ...clandestina... Le giostre.. l'auto scontro... il pesciolino rosso regalato come trofeo alla sua donna! Sembrava fosse passato un secolo... invece erano solo pochi mesi...
-"Torneranno più..quei giorni?"-
Tum...Tum... Tum... Riuscì ad addormentarsi...dondolato dai battiti cadenzati...Tum... Tum... Tum...
-"Ciao... finalmente sei venuto a trovarmi.. ti aspettavo da tanto tempo...!"-
Guardò stupefatto quella bella ragazza... Giovanissima, aveva un vestito di un bianco abbagliante con l'orlo della gonna e delle maniche di colore rosso... Bionda di capelli, gli occhi azzurri, sfoderava un sorriso smagliante che lasciava intravedere denti simili a perle.
-"Chi sei?... Non mi sembra di conoscerti... Perchè mi aspettavi?"-
-"Sono Titty... Tu non mi conosci, ma io si.. ti ho visto alcuni anni fa, tre per la precisione, al mare..."-
-"Scusami, non vorrei essere scortese, ma proprio non ricordo...!"-
-" Non puoi ricordarti... Tu non mi hai incontrata, mi hai solo sfiorato... senza vedermi..."-
-" ????? "-
-" Stavi giocando in acqua con tua figlia, quando avesti quel piccolo incidente..."-
-" Ohhh..! Adesso ricordo.. per poco non affogavo in mezzo metro d'acqua... un capogiro... ma mi sono ripreso in fretta.. Ecco, forse per questo non ti ho vista.. ero troppo...impegnato. Anzi, se con qualche movimento scomposto ti ho fatto male.. ti chedo scusa adesso per allora.. proprio non me ne sono accorto... non ti ho proprio vista...! Ma a proposito, perchè mi cercavi?"-
-" Uhhh...! Un capriccio...! Sai come sono le donne... Vedono un uomo e ... pensano che sia il momento di... prenderlo! Sono una... mangiatrice di uomini...! "
-"Ma sei giovanissima"-
-" Ho più anni di quanti tu non pensa"- Scoppiò in una sonora risata - "Oggi ti ho nuovamente visto... e mi sono detta: perchè no?"-
-" Scusami, ma dove mi hai visto..? Oggi.. non sono uscito di casa, Son parecchi giorni che non esco!"- Strani pensieri gli attraversavano la mente -" E poi... non offenderti... sei bellissima... ma non posso... proprio mi dispiace .. sono mortificato...Titty... Sei così giovane e bella.. ed io ho una certa età, potresti essere mia figlia... inoltre da un pò di giorni ho dei... disturbi!"-
-"Io sono qui proprio per quelli! Se verrai con me.. non accuserai più alcun dolore... Quel Tum..Tum..Tum.. che hai nella testa scomparirà...e credimi, ti sembrerà di vivere un'altra vita!"-
-" Ma tu chi sei..? Un'amica di mia moglie.. dei ragazzi? Come fai a sapere dei miei ..problemi?"-
-"Ma come... non hai capito? Io sono Titty solo per gli a amici come te, per gli altri il mio nome è MORTE...!
-"Nooooo...!"- Si svegliò sudato e spaventato.
L'urlo fece accorrere allarmata la moglie... -" Madonna! Che cosa c'è adesso? Che ti senti... cosa è successo?"-
-" C'è che sono guarito... Non mi fa più male la testa.. Moglie mia, amore, usciamo... andiamo al cinema.. a ballare... Ho voglia di vivere! Non voglio più stare sul divano o a letto... Ho voglia di uscire, camminare, di VIVERE... ti amo!"-
-" Madonnina mia... mi hai ascoltata! Grazie!!!!! "-

FINE