Racconti Brevi

I RACCONTI DELLA QUERCIA




Tristi ricordi agitano la quercia,
invano cerca di affondarli
nelle più profonde delle sue radici.
Ma tutto è inutile,
risalgono prepotenti
ad incrinarle il cuore...






FINALMENTE...!




Vestita di nero, con uno scialle sui capelli argentati, una donna avanzava lentamente nella campagna.
Il viso solcato da strade infinite di amori e sofferenze, gli occhi scavati dall'utimo dolore, immenso della sua vita. Tonino ..il suo Tonino l'aveva "lasciata" un anno prima.... giusto un anno prima...!
Si fermò la donna, i suoi 70 anni le pesavano tutti e gravavano sul cuore già martoriato!.
Riprese il cammino lento, stentato ma deciso...la sua meta era una sola, ben precisa...cara: un albero, una quercia...
Era stata la testimone delle "loro" promesse, del "loro " primo bacio....! Loro, già..."loro", Maria continuava a parlare al plurale, come se Tonino fosse ancora vivo...
Le forze, sentiva, le venivano meno... non doveva fermarsi! Non poteva! Aveva un appuntamento, promesso un anno prima... ad un ultimo anelito!
Finalmente la vide, bella, maestosa, ricca di fronde, splendente nel sole. Sembrava che la chiamasse...
"Mariiiiaaaaaa Mariiiaaaa" Era il vento che fischiava fra i suoi rami! Un sospiro: "Ancora un pò amore..ancora un pò e sono da te...tesoro mio!"
La mente le vaccillava, sentiva il suo Tonino:-"Vieni Maria son qui, ti aspetto!"
Finalmente raggiunse l'ombra della quercia, allungò le bracccia verso di lei ad accarezzarne il tronco: cercava un'incisione, un cuore e due nomi...Le mani l'avrebbero aiutata laddove gli occhi ormai più non potevano. Trovò un' incisione... avvicinò il viso e vide un cuore, due iniziali, una freccia... Provò una felicità immensa... il suo viso si dispiegò in qualcosa ormai sconosciuto da un anno: un sorriso sereno. Le labbra toccarono il tronco rugoso lasciando un bacio:
-"Son qui amore, hai visto? Son qui anch'io.....!"-
Fu pervasa da una letizia immensa, sorpresa, ne assoporò a fondo la dolcezza.... lentamente si inginocchiò con la fronte poggiata al tronco.... poi lentamente si abbandonò al suolo:
-"Finalmente!"- Un ultimo anelito...un sorriso beato!

La natura d'intorno s'ammutolì...il vento smise di soffiare... solo una lieve brezza accarezzava una dolcezza eterna incornicata da argentei capelli.
Dalle fronde della quercia cadevano umidi umori... erano lacrime!


zikomo