I Miei Romanzi



IL SEGRETO DI MARY
(12 capitoli)


CAPITOLO PRIMO



CAPITOLO PRIMO Era di sentinella. Il suo turno di tre ore, notturno, era il più tranquillo ma anche il più pesante: 180 minti che non passavano mai. Guardava nervosamente l'orologio ma sembrava che le lancette avessero con lui un fatto particolare: procedevano lentamente, tropo lentamente. Dalla sua postazione poteva controllare la volta celeste, protetto da una grande vetrata di un materiale speciale, anti asteroidi. Era progettata per resistere a proiettili grossi come una palla di rugby scagliata ad una velocità di 100 km al minuto. Così almeno assicurava la pubblicità che la Ditta produttrice faceva trasmettere ogni ora, martellante, su tutti i video del mondo. Inoltre prima di giungere alla vetrata, i proiettili avrebbero dovuto superare lo schermo protettivo di raggi laser. George era stato scelto fra i giovani del servizio di leva, volontario, aveva superato una minuziosa visita medica atta a constatarne l'integrità fisica e mentale. Già, mentale! Occorrevano menti equilibrate per resistere sei mesi consecutivi in orbita intorno alla Terra, con turni di tre ore intervallati da cinque di riposo. Nella stazione metereologica orbitale non mancava nulla. Progettata per essere abitata per lunghi periodi, aveva tutto quello che un giovane potesse desiderare. Palestra, biblioteca, da dove si poteva accedere, tramite visore, a tutto lo scibile umano. Ci si poteva collegare via video ed audio con tutti i musei, le biblioteche, le banche dati della Terra. La cineteca forse era la più fornita esistente, non trascurava nessun genere di spettacolo, neppure quelli a luci rosse. Inoltre c'era un piccolo stadio multiuso, con piste di atletica, pedane per salti in alto ed in lungo, con campi da minigolf, rugby, minibasket, soccer. C'era inoltre, chicca di cui i progettisti andavano fieri, anche un piccolo boschetto artificiale, che non aveva nulla da invidiare ad uno vero. Gli alberi e gli arbusti sembravano veri. I profumi ed i rumori erano perfetti, a passeggiarci dentro, si poteva gustare anche una leggera brezza fresca e profumata con aromi in vasta gamma, dal rinfrescante pino alla ginestra. I profumi dei fiori più delicati e dei più aggressivi. erano mescolati in sapienti dosi. Era insomma un vero e proprio paradiso artificiale, con panchine disposte in luoghi appartati e romantici. Si romantici, perchè la popolazione della stazione era promiscua. Esattamente 60 uomini ed altrettanto donne. Tutti giovani dai venticinque ai trentacinque anni, tutti liberi sentimentalmente, tranne venti, che sposati fra di loro, costituivano la parte più anziana, la parte dirigente di quell' avamposto della civiltà umana. Erano quelli che soggiornavano più a lungo: due anni...come minimo, con facoltà di raddoppiare, ma solo su richiesta.. e dopo revisione. C'era un piccolo ospedale attrezzato di tutto punto, in cui era possibile effettuare qualsiasi tipo di intervento, grazie alla presenza di un esperto chirurgo ed al collegamento via etere con luminari di ogni branca della medicina. Mettete insieme cento giovani dei due sessi in uno spazio, anche se abbastanza ampio, ma sempre delimitato, ed ecco nascere idilli, amori, compagnie, circoli e... tradimenti! Insomma su quella stazione orbitante si era creato un villaggio, un vero e proprio paese, con tutti i suoi pregi, difetti e... pettegolezzi! Geroge quindi stava effettuando il proprio turno di guardia, era destinato al controllo esterno, mentre il suo amico Silvester, a pochi metri da lui, era addetto al controllo delle apparecchiature interne. Dovevano essere intercambiabili, per ovviare a qualsiasi inconveniente. Facevano parte dello sparuto gruppo di militari addetti ai servizi di controllo, mentre la maggior parte erano civili, ognuno maestro di una branca della scienza, con una particolare cura all'informatica, alla cibernetica e alla... metereologia. Ma c'erano anche un cuoco, una cuoca.. ed una squadra addetta alla pulizia locali! Era trascorsa quasi un'ora da quando i due avevano preso servizio, ad un tratto una lucetta rossa lampeggiò sulla consolle di Silvester. Il giovane si attivò immediatamente. -" George, abbiamo un inconveniente nel settore riciclaggio dell'acqua. Fuori tutto a posto? -"Tutto OK... Silv "- -"Pronto... Squadra 5, controllare settore 775. Segnalata avaria riciclaggio acqua "- La lucetta continuava a lampeggiare, mentre il computer gracchiava monotono:-" 775...Avaria .. attenzione... 775 avaria... attenzione ... "- "Attenzione", messaggio convenzionale che segnalava il primo grado di pericolosità, per passare a "Problema", "Emergenza", "Pericolo". Dopo un pò, la luce rossa, divenne azzurra . -" 775 regolare... 775 regolare"- Il computer gracchiava la fine dell'inconveniente. Silvester inviò il messaggio "Codice 1" al suo ufficiale: rapporto di un intervento marginale risolto tempestivamente con indicato il settore ed il tipo di anomalia. Rivolto a George:-"Speriamo che per le prossime ore, sia tutto tranquillo.."- -"Dai, un diversivo di tanto in tanto ci vuole...altrimenti che noia..!"- -"Perchè non ti basta Cindy?"- -"Stasera esco con Mary, andiamo al cinema e poi spero... in camera sua| Yu-huu| Tutta vita!"- -" E con Cindy... tutto finito?"- -"No, ma non potevo rifiutare Mary... con quel seno! E poi mai deludere le ragazze, mi ha invitato lei!"- -"Mi fai rabbia, davvero, mi fai rabbia, certe volte ti prenderei a schiaffi. Ma come! Hai un pezzo di ragazza che sbava per te, Cindy, la più corteggiata di tutte, innamorata cotta, e tu la lasci sola, per andare con Mary poi... ci sono stati tutti!"- -" Appunto, tutti! Perchè io no? E poi non mi dire che tu non hai messo un corno alla tua Francis! Non ci crederei nemmeno se...."- Fu interrotto dallo squillo del telefono di servizio. Silvester rispose velocemente. Era il suo capo, non bisognava farlo aspettare! -"Si.. Avaria rientrata in 20 minuti. Nulla di irregolare. Può ripetere per favore? Signorsì capitano, provvederò. Buona notte!"- Poi riattaccato il telefono:-" Attivare Procedura 2"- -"Procedura 2, caspita, cosa è successo?"- -"Hanno trovato due pompe di aspirazione difettose. Non erano rotte ma ... sabotate!"- Improvvisamente nel posto di guardia calò il gelo. La notizia aveva dell'incredibile! Chi poteva.. chi avrebbe pensato ad una cosa simile? Mettere a repentaglio l'equilibro artificiale della stazione... con tutto quello che questo implicava. Inconcepibile! Intanto, nella fattoria idroponica, Francis ed il professor Mayer controllavano la crescita delle piante, per lo più insalate ed ortaggi, e lo stato di salute degli animali, vacche da latte e galline ovaiole, che, oltre i prodotti della tavola, davano un senso di "casa" ai visitatori che avessero voluto visitarle. All'improvviso ci fu una deflagrazione. La postazione dove si trovavano le galline saltò in aria! Le sirene cominciarono a suonare. La luce divenne rossa ed intermittente. Mayer e Francis, per fortuna, pur se all'interno della fattoria, erano distanti dal luogo dell'esplosione. Ma avrebbero dovuto essere lì, se non si fossero fermati più del dovuto, presso la coltivazione di barbabietole.. per raccoglierne! Lo scoppio suscitò, in tutta la stazione, il finimondo! Soldati che correvano presso la fattoria, porte che si chiudevano automaticamente, isolando il settore, cellule che entravano in funzione per il controllo della radioattività. Lo spavento delle persone in servizio, il risveglio di chi riposava. Insomma un vero bailamme! Era la prima volta che succedeva un fatto simile, e anche se ogni dieci giorni si facessero delle esercitazioni, lo sgomento, la paura, ma più che altro la sorpresa, mandò fuori di testa parecchia gente! Silvester bestemmiava come un turco. nel suo dialetto dell'Arkansas, intanto attivava tutti i sistemi di sicurezza. Rispondeva alle interrogazioni telefoniche del suo capo, disciplinava l'invio di squadre di primo intervento. Mentre George, al suo fianco, controllava la consolle, cercando di isolare i circuiti che erano andati in avaria. Non era più possibile controllare il settore 945, quello della fattoria. Evidentemente i sensori erano andati in tilt. Ad un tratto sul monitor della consolle apparve un messaggio scritto in rosso e lampeggiante: "Procedura 5" Il massimo! Significava passare i comandi, tutti, in plancia, ai capi e precipitarsi, con la tuta e le armi sul ponte di comando. Tutti, anche chi era nel periodo di riposo! George e Silvester trasferirono i comandi, isolarono il loro posto di guardia, poi corsero nelle rispettive cabine ad armarsi e si recarono sul luogo della riunione. Arrivarono per ultimi, ma furono interpellati per primi. Lo stesso rapporto per entrambi:"-Nessun fatto anomalo da segnalare prima degli... incidenti. Le telecamere a circuito chiuso non avevano mostrato nessuna forma di vita circolare nei locali prima della loro apertura o dopo la loro chiusura"- In parole povere, prima che la fattoria fosse stata "aperta" dal dottor Mayer e da Francis, i diretti responsabili, nulla era successo e lo stesso per i locali di riciclaggio. Dopo che la squadra di manutenzione aveva fatto il solito "giro", che avveniva ogni 4 ore, nessuno era entrato in quei locali. Il sistema di sicurezza era predisposto in modo che il controllo video si mettesse in moto durante l'assenza dei responsabili del settore. Durante la loro presenza si spegnevano, erano loro i diretti responsabili... Questo metodo era stato adottato per proteggersi da da fughe di notizie scientifiche... Fu poi la volta del dottor Mayer e di Francis a fare il loro rapporto, ed infine toccò alla squadra della manutenzione che, ultima, aveva controllato i locali di riciclaggio. Il Dottor Bornieski, Gerard Bonieski, responsabile unico della stazione, dopo aver ascoltato tutti ed aver interrogato il generale Klinsky sulle sue deduzioni, prese la parola. -"Signori, vi ho convocato perchè la situazione, come avrete certamente intuito, è grave, estremamente grave! Per la prima volta da quando è in orbita la stazione, qualcuno sta cercando di sabotarla, anzi l'ha già fatto, creando notevoli danni. Ma quello che più mi ... duole, non è il pericolo corso, che, credetemi, è stato grave, ma il pensiero che questa persona potrà colpire ancora, ed è fra noi. Per questo motivo ho chiesto al dottor Bernini di... parlare con tutti noi. Io sarò naturalmente il primo, ho un appuntamento fra un'ora, poi sarete chiamati tutti. Spero che vogliate collaborare, anche se so benissimo che le "attenzioni" del dottore, non sono ben... viste!"- Dicendo queste cose, si riferiva al fatto che lo psichiatra in questione, aveva il potere, dietro suo insindacabile giudizio, di allontanare dal servizio e per sempre, chiunque non avesse trovato idoneo... e tutto il personale era volontario ed entusiasta del proprio lavoro! -"Credo quasi di sentire i vostri pensieri, ma mai come in questo momento, spero che trovi qualcuno da allontanare! Vi devo chiedere ancora una cosa: se trovate o vedete qualcuno fuori del proprio settore operativo, segnalatelo! So bene che non vi garba, ma ne va della sicurezza della stazione... della nostra stessa vita! "- Vi fu un brusìo generale di protesta, ma Bornieski intervenne con voce tagliente:-" Il dottor Mayer e la professoressa Francis De Fuent, sono ancora in vita solo perchè si sono attardati involontariamente, presso un altro settore. Al momento dello scoppio, dovevano trovarsi, come sempre, proprio in quei locali. Sono vivi fortuitamente. Chi ha messo la bomba, è uno di noi e quindi conosceva, e conosce, i movimenti di tutti noi, degli orari e dei posti programmati nei turni di lavoro! Quindi, niente scrupoli, riferite qualsiasi cosa di anomalo. Siamo in una situazione di EMERGENZA! E' tutto!"-