I Miei Romanzi



SABBA INFERNALE
(15 capitoli)


CAPITOLO SECONDO




Anno 1210. Primo giorno di primavera. Una famiglia composta da padre, madre e da due figli, un maschio ed una femmina, stavano tornando verso casa. Avevano accelerato il passo per non farsi sorprendere dal buio. La loro abitazione era fuori città, ed ogni anno, in occasione della festa di Primavera, nei dintorni si aggiravano bande di malintenzionati che depredavano i viandanti. A volte, addirittura, assaltavano i banchi esposti alla Fiera! La giornata era trascorsa in modo meraviglioso e Mastro Beppe, il padre, faceva mentalmente i conti di quanto incassato con la vendita dei loro prodotti e di quel che rimaneva dopo la spesa sostenuta per acquistare il necessario alla casa e alla bottega. Mamma Maria e la figlia Greta camminavano abbracciate, pochi metri dietro di lui, scambiandosi di tanto intanto occhiate piene d’intesa e di malizia femminile. La ragazza, diciassettenne, pensava ai giovani che le avevano rivolto, per la prima volta, complimenti anche.. imbarazzanti. In cuor suo, però, era felice di quei commenti. Cesco, quindicenne, correva invece, avanti al gruppo, venendo spesso richiamato indietro, gioioso della giornata diversa e dei dolciumi mangiati. Aveva, inoltre, adocchiate un paio di ragazze della sua età…..! Ad un tratto Beppe si fermò attento, radunando intorno a se la famiglia -“ C’è qualcuno che ci aspetta dietro la curva, prudenza e.. pronti a tutto!”- Bisbigliò. Aprì la camicia e si tolse la tasca con i soldi per lanciarla fra le fronde di un albero, dove rimase appesa. Poi, portò in avanti, impugnandolo con entrambi le mani e con maggior forza, il maglio che, sino allora, aveva portato appoggiato sulla spalla! La moglie aveva raccolto da terra un ramo grosso e nodoso mentre Cesco aveva raccolto e riposto in tasca alcune pietre. Solo Greta rimase inoperosa e scioccata da quell'avvertimento. Continuarono ad avanzare facendo gruppo e, ad un cenno d’intesa, ripresero a parlare fra di loro. L’uomo rimproverava, a voce abbastanza alta, la moglie -“ Ma come hai speso tutto?… Ti avevo detto di fare economia che quest’anno il raccolto è andato male! Donna ti avevo avvertito…. Adesso cosa dirò ai nostri fratelli che ci stanno venendo incontro? Come potrò dire loro che… non abbiamo neppure un soldo? Che non potrò pagare i nostri debiti?….. Sventata!”- -“ Che bella famiglia.......! “- Un vocione l’avvolse improvvisamente. -“ Non sapete che è pericoloso camminare di sera, specialmente in questi giorni? Non avete paura dei briganti? Ne hanno visto in giro nei dintorni, proprio ieri! Siete degli imprudenti… o dei temerari!”- L’omone che volgeva loro la parola, li guardava con un ghigno ironico. Il tanfo di vino e di sudore arrivava sino a loro, che pure si erano fermati ad una decina di metri! -“ Salute a voi messere”- Rispose Mastro Beppe -“Le donne hanno la testa dura più della pietra. Per colpa di mia moglie adesso ci dobbiamo affrettare. Grazie per averci avvisato dei pericoli. Per fortuna, fra pochi minuti ci raggiungeranno i nostri fratelli con i loro amici, così faremo il resto della strada più tranquillamente”- Così dicendo e agitando avanti a se il maglio, in modo naturale, riprese il cammino facendo segno ai suoi di seguirlo….. -“ Non mi inganni, Mastro Beppe!”- Ringhiò il capo dei briganti -“ Nessuno deve venirti incontro! I tuoi vecchi sono passati da un bel pezzo, non li abbiamo importunati…. se è questo che temi! Non ci hanno neppure visti. Ma noi abbiamo visto voi.. al mercato!”- Dicendo queste cose, indicò il resto della banda che aveva circondato la famiglia. Un’accozzaglia di brutti ceffi che li guardavano come un falco rimira la preda. -“ Ti abbiamo visto, io ed i miei uomini! In fiera siete quelli che avete venduto più di tutti, quindi dovreste aver un buon gruzzolo! -“ Poi cambiando tono di voce, aggressivo -“ Fuori i soldi o li cercheremo noi. Anche sulle tue donne….. I miei uomini non vedono una ‘signora’ da molto tempo….. e poi.. una così tenera fanciulla… fra le mani di tanti bifolchi…..No! Che spreco! Che peccato! Fuori i soldi ! Altrimenti guai a voi! “- Aveva impugnato, al pari dei suoi compari, un lungo pugnale e lo puntava minaccioso verso la sua vittima. Mastro Beppe, tentò un’altra disperata difesa, gonfiando i muscoli e brandendo davanti a se, a mo’ di clava, il grosso martello -“ E' vero abbiamo venduto molto, e molto incassato. Ma se avete visto passare i nostri vecchi, avrete visto anche che il carro era carico di mercanzia…. che abbiamo pagata. Inoltre ripeto ci siamo trattenuti più del solito perché le donne hanno voluto festeggiare anche loro…e giusto stavo rimproverando mia moglie per….”- non ebbe modo di terminare la frase perchè dovette difendersi da un affondo di coltello del brigante, colpendolo sulle braccia con un colpo di maglio che fece cadere per terra l’arma dell’assalitore. Mugolando dal dolore questi si rivolse ai compari -“ Addosso, senza pietà!”- Beppe e la moglie indietreggiarono sino a portarsi con le spalle sotto un albero badando di avere i ragazzi dietro di loro. Dapprima alcuni fendenti di maglio ben assestati e dei colpi veloci di bastone riuscirono ad allontanare i primi assalitori…. Ma erano in troppi! -“ Moglie….per Satanasso…. ora o mai più!”- Urlò Beppe. Improvvisamente gli occhi dei coniugi diventarono rossi come braci e sprigionarono scintille a migliaia, a milioni. I briganti dapprima sbigottiti, poi atterriti cercarono di fuggire. Ma erano bloccati da una forza più forte di loro. Cesco ridendo e sbeffeggiandoli, si recò loro vicino disarmandoli e, frugandoli, li spogliò di ogni loro avere in denaro ed in natura, sotto forma di anelli , medaglie, collane, bracciali -“ Bravo, padre! Guarda come sono forti adesso! “- Terminata l’operazione -“ Ora andate.. e dimenticate di averci incontrati….!”- Urlò Beppe senza smettere di emettere bagliori rossastri. I briganti si voltarono e se ne andarono via come automi….. Finalmente soli, Maria ed il marito “spensero” gli occhi e si guardarono intorno…. -“ Greta!”- Urlò disperata la donna -“ Greta dove sei ? Rispondi…!”- Intervenne Cesco -“ Aveva paura, tremava come una foglia e si è nascosta dietro l’albero, in un cespuglio!”- Beppe si precipitò verso il luogo indicato dal figlio e trovò solo un lembo di gonna con alcune gocce ancora fresche di colore rosso! Maria lo prese e se lo portò al petto -“ L’hanno presa.. l’hanno presa.. povera figlia mia… povera figlia mia…!”- -“ E poveri noi….! Donna non ti rendi conto di quello che è accaduto? Ci sono dei testimoni.…. adesso tutti conosceranno la nostra vera indole… ed inoltre Greta….. avrà perduto il ”SOMMO POTERE” ! La nostra genìa si estinguerà con noi…. Forse per sempre!”- -“Che m’importa…! Cerca TUA FIGLIA! Salvala… lei non è ancora pronta come noi per… difendersi…. CERCALA!”- Dimenticando il rispetto e la deferenza dovuta, Maria, disperata, tempestava di pugni il petto del marito! -“ Ne faranno scempio… povera figlia mia… sono dei mostri..! Sono loro i mostri! Che siano stramaledetti dovunque siano, e i loro figl…”- Poi in preda ad un pensiero agghiacciante -“ No i loro figli no.. non hanno colpe, NON HANNO COLPE! Corri Beppe o ti denuncerò al prossimo GRANDE CONVEGNO!”- -“ Donna, non temere…. La troverò…. Dovessi ricorrere a Belzebù in persona! Tu e Cesco andate a casa e se ai nostri vecchi è capitato qualcosa…. mandami un segnale!”- Poi si avvicinò all’albero dove aveva nascosto il denaro, lo raccolse e lo porse alla donna -“ Questo ci servirà per la fuga…. Tenetevi pronti… quando ritornerò con Greta, dovremo fuggire… e subito”- Si voltò e si addentrò nel folto degli alberi, cercando, nel buio, tracce che lo potessero indirizzare verso la figlia. La trovò, dopo circa due ore, in una grotta, insanguinata e con le vesti strappate ed in disordine. La grotta era rischiarata da una torcia e.. dagli occhi rossi dell’uomo! -“Padre.. sono qui…. Padre… sto male…. Padre aiutatemi!”- -“Dove sono andati?”- Beppe l’abbracciò, controllando che non avesse nulla di rotto. -“Padre, sono tre”- rispose singhiozzando la ragazza -“ Si erano staccati dagli altri… loro miravano …a me e….. alla mamma! Mi hanno trascinato via, quando eravate circondati dalla banda. Volevano essere i primi a "prendermi"….. Mi hanno trascinato sin qui. Uno di loro è tornato verso di voi ed ha visto tutto! Erano intenzionati a chiedere dei soldi in cambio della mia vita… dopo aver goduto più volte del mio corpo “- Greta parlava con una lucidità innaturale, quasi non umana, come se tutto fosse capitato ad altre persone e non a loro, non a lei... -“ Dopo è ritornato nella grotta ed ha raccontato tutto ai suoi compari. Era tanto spaventato che non mi ha sfiorato neppure con un dito! Sono fuggiti come furie scatenate…. Da moltissimo tempo…. Ormai saranno lontani…. -“Staranno smaltendo lo spavento ubriacandosi….. e ritroveranno il coraggio perso, raduneranno altre persone e ci cercheranno, con un prete, con un crocefis…so… “- Beppe sbiancò in volto nel pronunciare quell’ultima parola. Poi, dopo alcuni istanti, si riprese e continuò pensieroso -“ Adesso siamo proprio scoperti…. Non c’è più tempo da perdere….. Vieni Greta, andiamo via di corsa!”- Poi vedendo che la ragazza non aveva la forza di alzarsi, la fissò con il suo sguardo magnetico e l’addormentò. Caricò il corpo della ragazza sulle spalle e, legato il martello alla vita, corse via in fretta, verso casa. Trovò tutto pronto ed in ordine per la fuga. Nonna Agnese, aiutata da Maria, cosparsero le ferite di Greta con degli unguenti e le fecero bere un decotto medicamentoso, dopo abbandonarono quello che per dieci anni era stato il loro rifugio!

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