I racconti dell'eros






Il clone - 1a parte
di zikka


Nuda....!
Completamente, a gambe divaricate... Si vedeva nello specchio sopra il lettino.
Vedeva le sue gambe, le sue cosce tornite e piene, vedeva il suo pube lievemente coperto da una peluria bionda, il suo ventre ancora piatto...
Lentamente il suo sguardo saliva oltre l'ombelico sino a raggiungere i seni.
Mammelle piene, formose, rotonde che terminavano con due capezzoli appuntiti..
I suoi capelli lunghi di un biondo naturale, sparse sul cuscino.
Si, era ancora un gran pezzo di donna. Per lei molti uomini spasimavano, la sognavano a letto con loro a fare sesso, forse si masturbavano gemendo.
Si, con i suoi 40 anni era ancora una magnifica preda per maschi infoiati.
Quanto spreco! Avrebbe preferito essere racchia e non essere guardata con desiderio dalla popolazione maschile.
Le piacevano i maschi, tanto... ma amava suo marito, l'unico uomo che aveva avuto accesso alle dolcezze del suo corpo.
Suo marito, gran bell'uomo, un vero stallone, sessualmente instancabile che sempre la faceva gemere di piacere, che sempre le procurava orgasmi paradisiaci...
Faceva, ora non piu', i suoi ormai erano ricordi di orgasmi, ricordi di brividi...
La lebbra del secolo, l'avevano chiamata. Causata da chissa' cosa, con gli scienziati che si dannavano per scoprirne la causa. Intanto il 50% dell'umanita' ne soffriva.
Lei come tutti gli altri sfortunati infetti, aveva perso completamente la sensibilità al mondo esterno. Non percepiva piu' ne' il caldo ne' il freddo. Non percepiva piu' il contatto con cose esterne, il suo corpo rimaneva insensibile alle stimolazioni di qualsiasi tipo, alle carezze di suo marito, al sesso che lui tutti giorni le donava ma che lei subiva senza avvertire nulla, niente... NIENTE!
Non sentiva più gli avvertimenti del corpo per i pericoli anche mortali. Ma a lei interessavano le percezioni inerenti alla sfera sessuale. La sua richiesta era principalmente rivolta a quest'ultima...
Doveva ricorrere ai ricordi di altri mille amplessi precedenti, doveva fingere di godere, doveva gemere alle sue carezze.. quando vedeva che lo stesse facendo e DOVE la stesse carezzando....
Stava perdendo suo marito che pian piano spegneva "l'interesse" per lei, non ricevendo piu' le "risposte" giuste, ultimamente, non raggiungeva l'erezione.. e lei soffriva nel ricordo del suo pene duro e gonfio.... cercava di immaginare il suo calore, li', dentro di lei, di rivivere il getto potente dello sperma che traboccava dalla vagina.
Niente, niente, NIENTE..!
La notte, accanto a lui nel letto, sveglia, spiava suo marito, il suo corpo maestoso nel suo abbandono... sollevando le lenzuola, cercava nei ricordi il calore delle sue mani che la accarezzavano tutta, che percorrevano ogni anfratto del suo corpo prima dell'affondo finale.
Sentiva, o meglio immaginava di sentire, le sue mani che le accarezzavano i seni,che li stringevano, che ne titillavano ii capezzoli.. la sua lingua che li accarezzava.. e poi.. e poi.. e poi e poi le sue labbra, che li baciavano, li succhiavano.. e lei e i suoi brividi veri, naturali, di piacere.
Tutto era finito. Cosi' decise di rivolgersi a "The new life", una societa' all'avanguardia nella costruzione di automi, cloni, uguali all'originale, che garantivano "all'originale", tramiti sensori, di far "sentire" le stesse sensazioni di un tempo.
Dopo una telefonata ed un appuntamento, le informazioni l'avevano convinta, era li' distesa su un lettino, nuda, in attesa dei medici che avrebbero dato inizio alla clonazione.
Le avevano spiegato tutto, quale percorso avrebbe dovuto affrontare prima dell'inizio, alle ispezioni, corporali e non, che avrebbe dovuto subire. Aveva firmato tutto, accettato tutto, staccato un assegno per la metà dell'importo, era pronta a tutto pur di "sentire le vibrazioni" di un tempo, pur di fare un regalo a se stessa e .. a suo marito.
-Buon giorno signora, si sente pronta? Non ha ripensamenti?
-No, sono decisa, procedete pure"-
- Questa conversazione, da ora in poi, sara' registrata; le ripeto, e' pronta a sottostare alle analisi, lei sa, ha controfirmato. Faccia sentire chiaramente il suo assenso o dissenso"-
-Accetto tutto dopo aver letto tutto -
Terminata questa piccola parentesi burocratica il medico fu affiancato da un altro -Signora, sa che sara' sottoposte a sollecitazioni sessuali? -
-Si-
-Signora lei puo interrompere in qualsiasi momento le analisi, il suo silenzio equivale al consenso per continuare-
-Si-
-Continui a guardare sullo specchio in alto. Ora una nostra collega le metterà un casco che permettera' di annotare le sue reazioni inconsce, Incominciamo?-
-Si- Un'infermiera anche lei in camice bianco le sistemo' il casco in questione collegato ad un computer."br> -Inizia l'analisi-.... -Si, iniziate-
I due uomini le si misero al lati, mentre l'infermiera con uno spillo le pungeva le piante dei piedi.
I due uomini cominciarono ad accarezzare e stringere le gambe, le cosce, palpeggiandole con forza, poi la donna le si avvicinò e cominciò ad accarezzare il pube e introdusse le dita nella sua vagina massaggiandola con energia. Un'occhiata al computer che pero' non dava segni di alterazioni.
I due uomini continuarono sul suo ventre, sull'ombelico sino ai seni.
Li palpeggiarono, li strinsero, li massaggiarono e poi si soffermarono sui capezzoli, stringendoli e tirandoli.
Alla fine fu la volta delle labbra, accarezzate, la donna le si chinò sul viso e le poso' le labbra sulle sue, poi introdusse nella bocca socchiusa due dita, cercandone la lingua.
-Signora si volti, procederemo ad una sollecitazione anale. Continuiamo?-
-Si, continuate pure-.....-Potra' vedere quello che succede da uno schermo sotto di lei-
Lei si mise a pancia sotto e l'analisi continuo' come in precedenza. Vedeva due mani che palpeggiavano, stringevano le sue natiche, ma come prima non sentiva niente. Poi un uomo le allargo' i glutei e l'altro le introdusse due dita con forza, massaggiandola a lungo.
- Ecco signora e' tutto terminato, ha da dire qualcosa?-.... -No, va bene così-
-Si volti. Vuole continuare o rimandiamo ad un altro giorno?-
... -Continuiamo-
-Ora entrera' in un macchinario che le prenderà le "misure", tutte, anche quelle "interne" al suo corpo. Servono per formare il clone a sua immagine. Poi dovra' alzarsi e camminare, muoversi come fa di solito, bere, mangiare, pettinarsi, fare la doccia e per finire si potra' rivestire ma non è ancora finita. Dovra' parlare di tutto quel che vuole e che le viene in mente, soffermandosi sul linguaggio che ha con suo marito, anche nell'intimità, i nomignoli che vi scambiate durante le effusioni, le parole, tutto quel che vi dite in "quei" momenti, dopo di che sara' tutto finito e fra un mese il clone sara' pronto e sottoposto alla sua approvazione. Potra' sempre rifiutarlo e in questo caso sara' esentata dallo staccare l'assegno finale. Tutto chiaro? Ha domande?-
-Tutto chiaro, Non ho domande. Va bene così. Continuiamo-
Un mese dopo nello studio del medico.
-Buon giorno signora, fra poco entrera' il suo clone, potra' rivolgerle delle domande, potra' parlarle. Le abbiamo dato il suo nome. Dovra' dirci se le va bene, se l'accetta-
Da una porta laterale entro' una donna completamente nuda. La signora la squadro' attentamente, sgomenta, da capo a piedi.. le rivolse delle domande sulla sua vita privata, pivatissima, la chiamo' con il suo nome. Il clone rispose in modo impeccabile.
Non poteva crederci, era lei, lei stava vedendo un'altra se stessa, con la sua voce, con il suo corpo....con gli stessi atteggiamenti. Era una cosa sconvolgente.....
-Ma non e' finita qui, signora, ora le metteremo sotto pelle, dietro la nuca un ricevitore minuscolo, collegato ai suoi centri nervosi. Non sara' doloroso e la piccola cicatrice passerà nel giro di un paio di giorni inoltre sara' nascosta dai capelli. Questo sensore le permettera' di sentire le "sollecitazioni" cui sarà sottoposto il clone. Anche queste saranno forti e "sessuali". Accetta?- -Si , accetto-... Dopo dieci minuti le avevano installato dietro la nuca il sensore. La fecero accomodare su un divano con il clone, nudo, in piedi davanti a lei. Una infermiera punse con uno spillo una coscia dell'automa. La signora:"-Ahi..!-
Poi fu la volta dei dottori che si soffermarono lungamente con carezze e palpamenti sui seni del clone...
La signora sentiva le mani sul suo corpo, sulle sue mammelle e cominciò ad agitarsi, eccitarsi...
Alla fine la prova principe... Una mano si infilò fra le cosce del clone, accarezzandone il sesso, e poi introducendo le dita nella vagina massaggiandola a lungo e con forza. Dal divano giunsero dei gemiti soffocati di piacere, sempre più frequenti ed infine la donna esplose in un orgasmo.....
Con respiro affannoso: -Be..ne... bene co..si'.. Vi dò l'assegno... GRAZIE!-

CONTINUA