I racconti dell'eros






Gina - La festa
di zikka


Mi chiamo Gina
Mi conoscono in molti, ma se chiedete in giro di Gina vi dicono: "Gina... chi?" "Ginona la tettona" - ribadite voi ed allora i visi degli uomini vi sorrideranno mentre quelle delle donne dimostreranno disprezzo. Ho 60 anni, portati bene, son una ex ferroviera ormai in pensione. Non sono sposata perche'..... perche' sono un tipo fedele ed allora perchè costringersi ad un solo "uccello" quando se ne possono avere tanti? Fra le mie cosce sono passati, (in 40 anni) migliaia di maschioni.. ma sto divagando
Non pensate male, non sono una puttana (anche se a volte me lo chiedo) No, non lo sono perchè quelle si fanno pagare, io NO, io la do via gratis perchè mi piace. Dicono che quelle come me sono delle ninfomani. Io non lo so. So solo che sentirmi trafiggere da un bell'uccellone duro mi fa impazzire. Ma non solo quello, anche i baci, le carezze, i palpeggiamenti, le strusciatine....
Divagavo di nuovo...
Avevo fra le mani l'invito ad una festa di pensionamento. Ci sarebbe stata una torta enorme, il discorso del pensionando, il regalo dei colleghi .. ma soprattutto sarebbe stata l'occasione di incontrare tanti colleghi, tanti amici di una volta..
L'invito era per le 11... erano le 9 ed io ero li', dopo un bel bagno profumato, davanti allo specchio, nuda, che mi asciugavo. Inevitabilmente guardavo l'immagine riflessa cercando smagliature e i segni dei miei sessanta anni. Non ero malaccio. Le tette grosse e pesanti un pò tendevano verso il giù "per la forza di gravita' ", mi incoraggiavo pensandolo. Ma un bel reggiseno a balconcino, le avrebbe tenute su e nello stesso tempo non coperte del tutto. Ne trovai uno di pizzo nero, mi andava alla perfezione, ma non copriva del tutto i capezzoli, si vedevano i bordi delle aureole. Tanto sarebbero stati coperti dalla camicetta... e poi se ci sarebbe stata occasione di toglierla... meglio!
Ovviamente scelsi una mutandina tipo tanga, sempre nera e traforata che lasciava scoperte due belle chiappe rotonde e polpose. Sotto la gonna le avrebbero rivelate. Gia' la gonna, cercai nel guardaroba e ne estrassi una plissettata, corta. La indossai, si intonava con la camicetta a fiori. Mi rimirai allo specchio, mi girai e mi rigirai. Lo specchio mi rimandava l'immagine di una donna provocante. Le mie gambe sono ancora perfette, neppure una smagliatura e niente vene varicose. Sembravano di quelle una ventenne, merito del patrimonio di creme e cerette consumato negli anni. Ma alla fine dell'esame decisi che no, non era il caso di vestirsi cosi', sembrava che avessi scritto a chiare lettere- "Scopatemi.. Scopatemi"-. che poi era vero, era quello che volevo! Inevitabilmente il mio pensiero corse alle persone, cioè ai maschi che avrei incontrato, maschi che avevano acceso la mia fantasia tanti anni prima, ma adesso saranno invecchiati... beh " anche per me sono trascorsi degli anni" . Mi venne come un colpo al cuore quando ricordai Angelo... bello, bello, bello.. occhi azzurri, sorriso gioviale, simpatico e poi indossava solo jeans, non ricordo mai di averlo visto con dei pantaloni normali, classici. Indossava sempre dei jeans azzurri come i suoi occhi... ma avevano un particolare che mi faceva sognare e ora che ci penso, lo faccio ancora adesso. Sul davanti, la zip mostrava un gonfiore che prometteva benissimo. Mi faceva venire l'acquolina in bocca, la fregola. Quante volte lo avevo provocato, stuzzicato, incitato! Ma niente! Faceva finta di niente o mi sorrideva (ed io mi scioglievo) e -"Dai Gina, hai sempre voglia di scherzare"-.
Fra le mie cosce erano passati una buona parte degli uomini della stazione. Le mie tette (e il culo) erano state oggetto di palpatine e strizzatine di tutti.. ma di lui no!. Chissa' come sara' adesso! Sono trascorsi venti, no, forse trenta anni dall'ultima volta che l'avevo visto. Quattro anni fa avevo saputo che si era sposato, e che aveva avuto 5 figli (e per forza con quel popo' di roba che doveva avere fra le gambe... beata sua moglie!). Allontanai certi pensieri e alla fine decisi per una gonna lunga al ginocchio con piccolo spacchetto laterale che ad ogni passo scopriva qualcosa di piacevole e ben tornito. La giacca aperta sulla camicetta lasciata parzialmente sbottonata per sfoggiare l'attaccatura delle tette, molto apprezzate. Mi guardai: si, poteva andare, ero una sessantenne ma ancora desiderabile...
Finalmente la festa. Saluti, abbracci, sorrisi finti, "come stai?" - "da quanto tempo... " e cose simili. Sentivo su di me gli occhi degli uomini (non avevano dimenticato... i bei tempi!) e devo dire che mi faceva piacere essere ancora desiderata.. chissà se più tardi..
-"Ciao Gina"- Una voce alle mie spalle mi sorprese, mi ricordava qualcuno...
-"Ciao Gina, che bella sorpresa"-
Ma era LUI, il mio Angelo biondo... era la sua voce. Il cuore cominciò a battere forte forte. Avevo paura di voltarmi, per vederlo, temevo che il tempo avesse rovinato quello splendore di maschio.
Mi voltai.. -"Scusa?"- feci finta di non riconoscerlo. La patina del tempo aveva avvolto anche lui, ma rimaneva sempre uno schianto di uomo! Il mio cuore gioiva nel vedere il suo sorriso simpatico, i suoi occhi azzurri, anzi celesti e... gli Jeans con ancora quel suo bel "pacco". Esultai" Ce l'aveva ancora il "bel pacco".! Evviva...!!!!!
-" Non mi riconosci? Sono Angelo... sai quello di.."-
-"Si..si, adesso mi ricordo.. sei come allora"- Nel dire ciò il mio sguardo si fermò volutamente sulla zip dei suoi pantaloni..
Lui se ne avvide e con imbarazzo -" e' che sono contento di vederti.."- e poi con un soffio di voce -"mi hai fatto tornare ragazzino.. mi hai fatto tornare ad anni fa...."- poi riprendendosi-"sei sposata? hai figli? dimmi di te, mi farebbe piacere"-
Colsi la palla al balzo e con il più bel sorriso di cui fossi capace e con un tono di voce amichevole e gioviale: -" No, non mi sono mai sposata... sarei stata sprecata per un solo uomo. Dimmi di te piuttosto, ho saputo anni fa che hai una bella e numerosa famiglia..."-
Le parole mi morirono in bocca vedendo il suo viso rattristarsi immediatamente.
-"Sono vedovo, mia moglie e' morta di infarto 3 anni fa. Ho cinque figli tutti adulti, ognuno con la sua vita... Sono stato molto male dopo la sua morte. "-
Si confido' con me. Cosi' seppi che era caduto in depressione e che solo ora ne stava uscendo e che la festa era la prima sua uscita in pubblico. Con tono scherzoso cercai di farlo sorridere -" Ed io che ti pensavo pieno di donne, sei un bellissimo uomo e gli jeans dicono che sei ancora molto in gamba"-
-" Ah.. quello...! " indicando il "pacco" -" quello e' merito tuo... sono tre anni che .. dormiva..."-
-"Ma come...?"-
-"Un blocco psicologico, dice il dottore. Con la morte di mia moglie e' morto anche lui... Sai... si è sentita male .. mentre di notte noi.... capiscimi.... mi sentivo responsabile.... e' come se l'avessi uccisa io... il dottore mi ha detto che fa parte di una casistica piu' frequente di quanto si pensi..."- Lo interruppi, il discorso stava prendendo una brutta piega.
-" Ed allora tu da tre anni non..."-
-"Non solo, da allora non .. da allora e' una cosa inerme... e solo poco fa.. te l'ho detto.. e' merito tuo!"-
-"Ed allora dobbiamo festeggiare... vieni con me, ti porto in un posto bellissimo"-
Cinque ore dopo, eravamo distesi nudi sul letto di casa mia, mentre gli accarezzavo il membro e lui giocava con i mie capezzoli.
-"Dimmi Angelo mio, ti è piaciuta la festa? Avevi proprio degli arretrati! Ma ti rendi conto? Deve essere un record! Quattro volte! QUATTRO! Adesso che ti ho trovato non ti lascio più! Dove lo trovo un cazzo come il tuo. Mi hai fatto godere come una porca quattro volte. Non ci posso credere "-
Mentre mi estasiavo alle mie parole e riandavo a quanto era successso poco prima, lui comincio' accarezzarmi i peli del pube e poi la fica, ci entro' con le dita e comincio' a massaggiarla sempre piu' velocemente.
-" Ma dai...! Ancora?"- Mi chiuse la bocca con un bacio profondo, la sua lingua si incontro' con la mia e lottarono fra loro, poi dopo essersi saziato, abbandono' le mie labbra, scese lungo il collo leccando e baciando sino a raggiungere una tetta, la strinse ed il capezzolo ebbe un sussulto, lo succhio', lo morse, poi lascio' la presa sulla tetta e ritornò sul mio viso. Le sue dita cercarono la mia bocca e vi si infilarono. Io incominciai a succhiarle. Non mi era mai successo: la sua sinistra mi massaggiava profondamente fra le cosce e la sua destra, le sua dita, giocavano con la mia lingua... e tutto mentre lui mi baciava in ventre, lo stomaco, mi leccava l'ombelico, mi mordeva. Esplosi in un urlo come non mai, raggiunsi ancora una volta un orgasmo imperioso. Lui lascio' il mio sesso e si mise in piedi accanto al letto, con il membro in erezione. Lo guardai come un bambino guarda una caramella. Mi lesse il pensiero.
-"Succhiamelo... mordimelo... mangialo.. bacialo... menalo... è tuo! Fai quello che vuoi..."- Non me lo feci ripetere due volte, ero in una completa trans sessotica ed emisi mugolii di piacere dovetti fare forza per abbassare il suo membro durissimo, per portarlo all'altezza della bocca.
Più tardi, esausta, distesa sul letto, lo guardai tutto, era nudo, come me, e dormiva..
-"E chi lo lascia più un uomo come questo"- pensai....Finalmente avevo trovato, a sessantanni, il maschio che mi avrebbe soddisfatta...SEMPRE!

FINE