I racconti dell'eros






Gina - Il rifiuto
di zikka


Faceva caldo, quella mattina. Non erano ancora le cinque dei primi di Agosto. Gina dopo il concorso, anni prima, era stata assunta dalle le FS. Quella mattina era di servizio, alle cinque doveva andare al lavoro. Era una piccola stazione ma non mancava niente. Poteva offrire alla clientela ogni tipo di trasporto, da quello pubblico a quello merci. Aveva un piccolo scalo merci, ed era li' che doveva andare. Il suo lavoro consisteva nel prendere i documenti arrivati nella notte e portarli nei vari uffici che li dovevano contabilizzare. I vari uffici erano tutti accentrati in un camerone, di fronte al fabbricato viaggiatori, al di là del fascio dei binari... Doveva fare da collegamento fra i due corpi della stazione, sarebbe stata una sfacchinata ogni volta andare su e giu', ma lei aveva un bicicletta, autorizzata, e faceva prima, così aveva tempo per "scherzare" con i colleghi ...
Faceva caldo anche alle 4. Indosso' la divisa estiva (guai se non l'avesse indossata. Tutti la dovevano indossare, pena multe....) ma la freschezza della doccia scomparve sotto il sudore. Allora decise, si rispoglio', si tolse tutti gli indumenti superflui e rimase solo con un paio di slip di pizzo trasparente che a mala pena le coprivano il triangolino peloso sul davanti e lasciavano completamente scoperte le natiche.
-"Quando mi vedranno, saranno felici... si ecciteranno"- Il suo pensiero -" ci saranno commenti pesanti ma non fa niente. Risponderò a tono. Quando finiranno il turno di notte e andranno a casa dalle loro mogli... le faranno più felici del solito. Anzi quelle mi dovrebbero ringraziare...!"-
Faceva caldo, si massaggiò le cosce, il seno, l'inguine con un'asciugamano, poi indosso' la gonna e la camicia d'ordinanza. Uscì di casa lentamente, prese la bicicletta, la inforco'.... e tiro' su la gonna sino all'inguine... a quell'ora non c'era i giro nessuno.. e se anche i fosse stato... meglio per lui. Si avvio' verso la stazione, era distante solo qualche centinaio di metri. Faceva caldo ed allora si sbottono' la camicetta sino alla vita.. così l'aria le rinfrescò le tette che saltarono fuori felici!
Entro' in stazione, ma prima richiuse la camicia per metà.. non poteva mica entrare mezza nuda, già aveva in bella mostra, completamente, le cosce e forse anche lo slippino...
Non fece in tempo a smontare dalla bici che... -" Ciao Gina... che t'è rimasto fra le cosce? un cazzo? "- fu il primo saluto che ricevette.
Era il responsabile notturno della stazione che non le staccava gli occhi dalle cosce.... forse cercava di indovinare se avesse le mutande o no..
-" Ti piacerebbe fosse il tuo, vero? Vecchio porco! " -
-"Se fosse il mio, ora non avresti al forza nemmeno di parlare, ti avrei... distrutta!-
-"Uhmm ma davvero?"-
-"Basta provare, se non ci credi provalo...!-
-" Continua pure a fissarmi le cosce.. sono senza mutande.. mi si incollavano nella "fessura", immagina maschione... e poi corri a farti una sega!-
Questo scambio di battute avvenne in presenza di tutta la squadra notturna: sei maschi che improvvisamente si erano riaccesi e non sapevano decidere su cosa "ammirare" prima: le cosce o le tette....?>br> Poi si rivolse ad uno di loro. -" Tu mi vuoi dare... qualcosa?"-
-"So ben io cosa ti darei, più volte!"- Toccandosi il... pantalone..
-"Non mi piace"-
-"E tu che ne sai...."-
-" Guardo la faccia del suo padrone... vai, vai , vai a fare compagnia al tuo amico, in bagno". Insomma invece di sognare la mia fica, dammi la borsa dei documenti"-
-" E' già passato Angelo..."
-" E non me lo potevi dire prima?"-
-"Corri corri... che fai.. lui ti piace? Te lo scopi?"-
Un colpo sui pedali e si portò dietro tutti gli sguardi infoiati e i desideri .. -"Chissa' - penso'- Forse davvero si masturberanno.. o no? "-
Un pensiero: -" ... Angelo... stamattina c'è Angelo... stamattina non mi scappa!!"-
Lo vide, stava quasi per entrare negli uffici, accelero' la corsa, scampanello', Angelo si fermo' voltandosi, e lei, sbottonata la camicetta, con le tette al vento, sollevata ancora di più la gonna fece una frenata brusca fermandosi proprio davanti a lui, fingendo di perdere l'equilibrio. Angelo lasciando la borsa con i documenti la prese per le spalle, per non farla cadere...
E' quello che Gina aspettava... gli schiocco' un grosso bacio sulla bocca e lascio' che le sue tette nude si strofinassero sul petto dell'uomo per qualche secondo più del necessario...
-" Ginaaa!.. perchè? "-
-"Perche'.... ma non ti è piaciuto? Su entriamo in ufficio.. sino alle 8 non verrà nessuno.. saremo soli per tre ore!....."-
Si allontano' un po dall'uomo per fargli vedere meglio tutta la "mercanzia"
Angelo mugugnò senza dire niente. Entrati in ufficio lui si sedette alla scrivania affondando il volto nei documenti. Lei si sedette a bella posta sulla scrivania di fronte poco distante.... Allargo' al massimo le cosce dopo aver tirata su completamente la gonna e aperta di più la camicetta con la scusa del caldo.. i seni erano completamente fuori e i capezzoli si erano inturgiditi.... era eccitata al massimo....
Le piaceva quell'uomo, sempre gentile, mai una parola fuori posto.. ma adesso, con l'attacco che gli aveva sferrato... non poteva più resistere e già lei pregustava... -"Gina .. smettila, ricopriti, sono sposato"-
Lo guardò come se fosse un marziano -" Io no! Non faccio nessun torto... a nessuno. Guardami, guardami bene, non ti piaccio?. Non devi fare altro che "prendere" quello che vedi e che ti sto offrendo...."-
-" Si, mi piaci, sei bella, sei intelligente, hai un bel viso e due occhi stupendi e poi per il resto, non offenderti, sei BONA... ma io sono innamorato"-
"Decisamente e' un marziano"- penso' Gina.. ma poi lo guardo' in modo diverso... se prima le piaceva fisicamente, adesso scopriva che aveva dei principi.... e le piacque, ancora di piu', in lei si fece strada il rispetto...
Si ricompose i vestiti, le cosce e le tette sparirono... scese dalla scrivania e gli si avvicino'
-" Voglio darti un bacio.. posso?"-
-"Ancora....!"-
-" Non sulla bocca, un bacio da amica.. vorrei essere la tua amica.. amica e basta"-
Visto che lui taceva, gli diede un bacio lieve sulla guancia...
-" Senti Gina, amica mia, c'hai provato con il mio collega di ieri? "-
-"Si. Ma lui ha altri gusti, pensa che gli ho messo o meglio le ho messo una tetta in faccia ed una mano fra le cosce.... ma si è ritirata schifata. Sai, lo sappiamo tutti che ha altri gusti sessuali, volevo metterlo alla prova..... sai Angelo, alle volte l'avessi convertito...!"-
-" Gina... sei impossibile...!!!...."-
-"Si, lo so, ma ora siamo amici, amici veri.. non avevo mai avuto un amico...! Grazie!!!!"-
Nel frattempo Angelo si era alzato e Gina non pote' fare a meno di lanciare uno sguardo sui suoi pantaloni.... Si... era maschio!

FINE