I racconti dell'eros






Gina - la verginta' (2a parte)
di zikka


Lascio' il vecchio lavoro, oltre alla scuola, ormai la conoscevano e fra gli avventori si era sparsa la voce. Trovo' lavoro in un bar a portare ordinazioni ai tavolini, pulirli e spazzare per terra la sera. Era ben frequentato, a tutte le ore, grazie alla generosa scollatura e alla simpatia della padrona che, all'assunzione, le aveva detto: - " Attenta, ti può capitare che qualcuno cerchi di approfittare... ma tu fai la gentile con tutti, sorridi sempre e, se e' il tipo, rispondi pure a tono. Fai finta di non sentire proposte sconce o le mani che ti palpano il culo e le cosce... quando porti ai tavoli le ordinazioni inchinati un po' più a lungo... hai delle belle tette e vedrai che riceverai molte mance.. e non importa se te le infilano nella scollatura. Ma una cosa e' importante e ci tengo nel modo più assoluto, niente sesso qui, nel locale, altrimenti ti licenzio. Un'altra cosa, se sei minorenne non lo voglio sapere, non mi interessa, ma per tutti tu DEVI essere maggiorenne.. ecco per te vanno bene 21 anni, non di più, non di meno.
Il nuovo lavoro andava bene, in tutti i sensi, aveva trovati tanti nuovi "amici", tutti maschi che non disdegnavano di farsi sfiorare le parti intime da una bella ragazza e toccare le sue. Le mance erano aumentate di molto.
Ma Gina aveva in mente, fra un sorriso e l'altro, fra un palpeggiamento ed una toccatina un nome: Franco. Aveva ricordato il suo cognome e con quello incominciò la ricerca. A partire dall'elenco telefonico. C'erano dieci nominativi uguali...ne scartò un paio perchè si riferivano a delle imprese.
Quando poteva, dalla sua stanzetta telefonava: -"Salve, scusate l'orario, stiamo organizzando una festa per i frequentatori della terza B dell'anno... della scuola... , e' per caso lei o conosce Franco.... ?"-
Era disperata, dopo una settimana, quelli che avevano risposto, non erano loro e la lista si riempiva di cancellature. Ormai era rimasto un solo recapito. Non aveva risposto mai nessuno.. il segnale dava sempre libero ma nessuna risposta. Provo' per l'ultima volta, con poche speranze, rassegnata, pronta ad un altro fallimento.
"Tuuuu-tuuuu- tuuuu- tuu-- Pronto"- Speranzosa.- "Buona sera, stiamo organizzando...."- :"Si, sono io , ma lei chi e'?"- Dalla bocca di Gina le usci' un urlo felice -" Francooooooooooooooooooooo...! Sono Gina.. ti ricordi?"-
-"Certo che si, ciao Gina, ma sei poprio quella Gina?.. che bella sorpresa!"- -"Si sono proprio io, quella delle lezioni insieme..."-
-".. e delle scoperte sul sesso..."completo' lui... - Adesso riconosco un po' il tuo modo di parlare, la tua voce, ma che fine avevi fatto? Dopo un po' ti ho cercata..
"- Si incontrarono in un bar... Si raccontarono la lor vita e decisero di essere troppo legati l'una all'altro per separarsi nuovamente. Gina naturalmente non gi racconto' il vero motivo della sua telefonata, e leggendo l'ammirazione nei suoi occhi, lancio' le prime battute per... andare a letto insieme.
A casa, all'inizio calò il gelo, non sapevano cosa dirsi, non sapevano come comportarsi. Cosa strana per Gina che con gli uomIni andava spedita.
La ragazza non trovo' niente di nuovo se non nel dire: -"Sono accaldata, vado a rinfrescarmi un po'... vieni anche tu.... se vuoi..."-
-" Fai pure, intanto guardo in frigo... ho fame"-
In bagno Gina mise in ordine i capelli, il vestito, si guardò allo specchio e -" Al diavolo.."- si spoglio' di tutto, strofinò la vita e le spalle per togliere via i segni degli slip e del reggiseno, una spruzzatina di profumo, preparo' un bel sorriso, lo sguardo "assassino" ed rientro' in camera.
Franco per poco non si strozzo' con l'acqua e rimase imbambolato a guardare quel corpo nudo e bellissimo... i sui occhi si fermarono sulle tette rigogliose per poi scendere sul boschetto inguinale e senti' esplodere prepotentemente il suo desiderio.
_" Cavoli come sei cambiata... se uno schianto!"-
-" Dovevo rimanere bambina? e tu non sei cambiato? Fammi vedere, come una volta su, mettiti nudo"-
Franco si riprese e frettolosamente obbedi'.. Il suo desiderio svettò imponente attirando lo sguardo compiaciuto di Gina che si avvicino' ancheggiando e gli si strinse addosso. Lo bacio' con passione, le loro lingue si avvinghiarono e le mani scorrevano sulla loro pelle, cercando i centri del piacere.
Gina prese l'iniziativa, gli prese il membro fra le mani e trascino' Franco sul lettino -" Dai vieni, staremo meglio qui, distesi... scopami, ho voglia, ho voglia di te ... uccellone mio!"-
Franco era travolto di sentimenti contrastanti: dalla voglia di fare sesso con quella donna meravigliosamente femmina e la consapevolezza che era un'amica, l'unica e vera amica della sua gioventù..
Gina comprese e -" Sono femmina, voglio essere tua, sono l'amica di sempre ma adesso sono una donna che vuole te, vuole fare l'amore con te, vuole il tuo cazzo, vuole godere con te e di te... dai su Amore, non aspettare ancora, dammelo... ecco ho qui la fica che mi bolle, scopamiiii!"-
E successe.. Un bruciore improvviso avviso' la ragazza che non era più vergine.
-" Piano stallone mio, adesso fai piano, scopami con dolcezza.. fammi godere lentamente, baciami, accarezzami, mordimi i capezzoli... fai piano col tuo cazzo... fammelo sentire tutto.. lentamente, con dolcezza.. così... così... aaahhh..."- Venne!
Gli si strinse addosso, riempiendolo di baci veloci ... -"Sei stato grande,,,,!"-
-"Ma.. ma...eri nvergine! Perche' non me lo hai detto?"-
-" Per non farti scappare.. ma non pensarci adesso... baciami, coccolami... accarezzami sono tua, sono stata tua.. sei stato il mio primo vero uomo... lo volevo.. volevo darti la mia verginità, un regalo di un'amica, ma poi il regalo e' stato anche per me, ricordero' sempre la mia prima volta e la assocero' al viso di un amico...."-
La nottata trascorse fra altri abbracci ed intimita'. Gina era instancabile, sfogava su di lui il suo enorme desiderio di sesso. Franco le tenne testa, con delicatezza, passione ed anche un pizzico di violenza... ricevendone lo sguardo grato della donna, di quella femmina meravigliosa che aveva scelto lui....
Si addormentarono... con le mani sui sessi dell'altro. Si svegliarono.. Franco fu svegliato dalla lingua di Gina che si stava gustando il suo "attrezzo".... La prese per le spalle, la distese sul lettino e ci monto sopra, a cavalcioni, il suo membro fra le tette, la ragazza le strinse e si fece scopare fra le mammelle e poi prese al volo il getto dello sperma, nella sua bocca..... e l'ingoio'.....
Si lavarono sotto il getto della doccia calda... insieme e fecero ancora sesso, li'.. nello spazio angusto... Gina con le cosce strette attorno alla vita di Franco, le braccia strette al collo e le labbra su quelle del suo "amico".... Franco la schiacciava contro la parete e la penetrava con colpi di reni violenti e calmi, alternati, sino a quando non venne, sino a quando non vide Gina piangere per il piacere.. era venuta anche lei....
Finalmente si staccarono... Le occhiaie testimoniavano i piaceri vissuti. Ritornarono di nuovo a letto e si addormentarono profondamente abbracciati.... Gina non avrebbe mai dimenticato.... Giorni dopo, per telefono Franco le confessò che anche per lui, lei era stata..... la prima vera donna.
Non si sarebbero piu' incontrati... la decisione, contrastata, fu di Gina.. no voleva legarsi, voleva rispettare una promessa fatta a se stessa: Non voleva innamorarsi, non voleva sposarsi, non voleva.. un solo uomo!

FINE