I racconti dell'eros






Gina e il direttore


Gina visse un periodo felice per due anni, quando frequentava la quarta e la quinta elementare. Ma il migliore di gran lunga fu l'ultimo. Il suo corpo ebbe uno sviluppo inatteso. Aveva raggiunto i 165 cm in altezza, tanto che quando in gruppo entrava nella sua classe si elevava di gran lunga sugli altri. Anche le "sinuosita' del suo corpo, avevano assunte le forme di una vera donna.... Il fatto le diede piacere, quando si guardava allo specchio, dopo la doccia si sentiva come una regina, anche se poi c'era il rovescio della medaglia, a scuola oltre alle altre ragazze ora a volte imbarazzava qualche maestro. Gina era al primo banco e spesso sentiva i loro sguardi incollati sulle sue cosce.
Aveva un amico del cuore, Franco, che era felicissimo dei cambiamenti... ma anche lui era cresciuto anche se non come la ragazza. Con lui c'era più di una affettuosa amicizia. Con lui aveva scoperto i piaceri e le emozioni della sessualità. Fra di loro, piu' che una relazione, si era instaurata una intima complicita' che consisteva ogni volta ad una esplorazione conoscitiva dei loro corpi. Senza mai eccedere.. non erano andati oltre una "esplorazione superficiale". Rimanevano "vergini".. anche se a fatica. Si abbandonavano al piacere e alla scoperta dei loro sensi. I loro pomeriggi "di studio" li trascuravano fa abbracci, baci e carezze molto intime. Ormai per Gina, il sesso dell'uomo non aveva segreti, aveva esaminato, controllato, tastato, massaggiato e baciato il membro del ragazzo mille volte, ne aveva scoperto le reazioni, le aveva addirittura "catalogate", quasi fosse una scienziata...
E Franco ne era felice, perchè tali "esplorazioni" le aveva fatte anche lui sul corpo di Gina. Aveva accarezzato, baciato, leccato, pizzicato ogni minima parte del suo corpo che si era vieppiù sviluppato. Ormai Gina appariva una ragazza di sedici anni, ben sviluppata e.. appetitosa pur avendone quasi 5 in meno.
A scuola non sacrificava più le sue tette, lasciava che i suoi compagni di classe, e non solo quelli, le sogguardassero, sognassero sospirandole dietro. I ragazzi trovavano ogni scusa plausibile per starle vicina, nella speranza di uno "struscio".... che Gina, a dire il vero, facilitava al massimo. Anzi spesso era lei che cercava il "contatto" con grande scorno delle altre ragazze della classe.
Ci furono , inevitabilmente, lamentele che arrivarono fino al Direttore didattico.
Una mattina, la bidella entò in classe e: -" Gina..... in direzione, subito"-
Quando la ragazza la segui'.. in aula scoppio' un brusio... c'era chi si preoccupava , ma anche chi era contenta del fatto:
-" finalmente".." era ora".. "adesso la paga la puttana!" erano i commnenti più benevoli delle sue compagne.
Non era stata una sorpresa per Gina, sua madre era stata chiamata dalla scuola giorni prima e le aveva riferito che non doveva essere troppo "disinibita" in classe doveva fare di più la "ragazza per bene". Non altro, non di piu'... Così Gina si era preparata e da un pò di giorni si vestiva, anche per ripicca, in modo più provocante. Il tutto era coperto dal grembiule.. che però poteva sempre tirare a mezza coscia o in casi estremi lasciarlo sbottonato. E così fece quella mattina: Durante il tragitto per la direzione, lo sbottonò completamente per poi ricoprire il suo vestitino molto sexy... in fondo il direttore era un uomo anche lui... Si, Gina sapeva come difendersi e contrattaccare il "nemico".
La bidella busso' alla aporta della direzone
-"Avanti"-
-" Signor direttore ecco qui..."_
-"Bene...può andare, grazie"-
Nel sentire quella frase, Gina esulto' intimamente, aveva sempre temuto di non essere sola col Direttore.. ma adesso.. aveva già vinto!
-"Ciao"- con tono confidenziale -" accomodati.. quanti anni hai? Vedo che hai un buon profitto, i tuoi voti sono ottimi e tuoi maestri sono contenti di te"-
Finalmente sollevò lo sguardo dalla scrivania per posarlo sulla "colpevole", rimanendone sorpreso ed un po' turbato.
Quella che vide fu una ragazza seduta in punta di sedia, compunta, con lo sguardo verso terra, che stringeva le braccia intorno alla vita con il suo castigatissimo grembiule , i calzettoni bianchi e le scarpe basse.
Era perfetta, era come tutte le ragazze della scuola avrebbero dovuto vestirsi.
-"Allora .. Gina... cos'e' questa storia? Come mai ci sono lamentele sul tuo comportamento in classe?.. Strano pero', non hai note sulla condotta.... cosa mi sai dire?"-
-"Non lo so, signor Direttore, forse che sono troppo sviluppata... qui ...e le altre ragazze no... "- Apri' parzialmente il grembiule e mostrò una maglietta, molto aderente e soprattutto tanto corta da coprirle solo le tette che lasciava intuire dei capezzoli appuntiti....
-" Vedete bene signor direttore? Non me le posso mica tagliare e se le coprissi di più diventerebbero piu' voluminose..."- il tutto con un'aria ingenua da santarellina...
Il Signor direttore vide bene le due mammelle, anzi molto bene e da uomo le apprezzo' moltissimo.
Gina strategicamente lascio' cadere i due lembi del grembiule quando allargo' le braccia.. in segno di impotenza
-"Mi dica signor direttore.. che ci posso fare?"
- Cosi' mise in evidenza la sua gonnellina a livello inguinale
-"Vedete? io mi vesto come vuole la scuola con il grembiule lungo"- e si giro' su se stessa lentamente. Ma il grembiule era rimasto "attaccato" su se stesso molto in alto.
Il Direttore pote' ammirare le sue mutandine sgambate che la gonnellina non riusciva a coprire e con esse due chiappette rotonde... fatte per attirare sguardi e pizzicotti. Poi Gina ritornò a sedersi, accavallando le gambe, con il grembiule chiuso sul davanti ma che "casualmente" si sollevo' sino a mezza coscia...
Il direttore sudava copiosamente.. quella non era una bambina, era una donna, una donna fatta molto bene per giunta..Era eccitato.
-" Signor direttore "- incalzo' Gina -" non e' colpa mia se qualcuna vede il male dove non c'e'.. . mi scusi se azzardo, se fosse solo invidia? Io non faccio niente di male e mi comporto come fanno le altre compagne.. io non faccio niente per provocare, chiedete alle maestre, e se poi si fanno certi pensieri, non e' colpa mia"-
Termino' la sua difesa trattenendo, con ostentazione, le lacrime.
Il direttore era vinto, ammaliato dall'esplosiva bellezza della ragazza, con negli occhi ancora quell'accenno di capezzoli appuntiti e le rotondità bianche del posteriore....
Si avvicino''a Gina e da dietro le pose le mani sulle spalle, stringendole lievemente -"Vedi cara ragazza..."
-" Che fa Signor direttore.. anche lei? "- per guardarlo torse il collo all'indieto lasciando che il grembiule le scivolasse un pò, scoprendo la maglietta facendo sobbalzare una tetta...
Fu il colpo di grazia per l'uomo...
-"No, no, ma che pensi!.. vai Gina su, puoi andare e continua a studiare...."-
Gina, si riabbottono' il grembiule uscì con la mente in trionfo...
La bidella aveva visto ed udito tutto di nascosto -" E' un uomo anche lui .. e tu sei una forza della natura! Brava, falle schiattare d'invidia quelle li' "-

FINE