I racconti dell'eros






Gina e la scuola
di zikka


Gina aveva, grazie alle tette, sempre dei vantaggi. Solo da bambina c'erano state delle difficoltà. Nelle classi miste di seconda e terza elementare si differenziava dalle altre alunne per il seno. Il suo si notava sotto il grembiule e questo la faceva centro di curiosita' da parte dei maschi e di distacco da parte delle femmine. Il massimo avvenne quando per una discussione fra di loro, i ragazzi cominciarono a dileggiarla. -"Gina ha le tette, Gina ha le tette"- in modo canzonatorio, ridendo e sbeffeggiandola.
I bambini sanno essere crudeli. Accorgendosi che quella tiritera la faceva vergognare e soffrire, ogni occasione era buona per.... Le altre bambine, per non essere coinvolte, la allontanarono del tutto.
Gina non ne poteva più e decise a rivolgersi alla mamma...
-" Ma che vuoi che sia, tutte le abbiamo, vedrai che quando saranno più grandi cambieranno"-
-"Perchè cambieranno?"- ingenuamente
-" Ma che vuoi sapere adesso tu, cambieranno e basta"- fu liquidata con tono stizzoso.
Gina, cominciò a pensare che la sua fosse una malattia, che la madre le nascondesse qualcosa di brutto e che i compagni avessero ragione a prenderla in giro.
Ma l'anno successivo, cambiò qualcosa. Nella sua classe arrivò, da un'altra città, un ragazzo più grande di un anno degli altri. Prese le sue parti ma finì anche lui negli sfotto' della classe. Divennero amici, cominciarono a fare i compiti insieme di pomeriggio, una volta a casa di lui, una volta a casa di lei.
Gina aveva sempre in mente mille domande sulla diversità del suo fisico, rispetto altre, soprattutto perchè le sue tette erano diventate piu' grosse. Ci piangeva di nascosto. Era arrivata a nascondersele a schiacciarle con una sciarpa... sotto la maglietta. Ma se ne accorsero e gli sfotto' aumentarono. A sua madre era inutile rivolgersi, l'aveva capito, ed allora un pomeriggio che stavano da soli in casa, durante i compiti, prese il coraggio a due mani e chiese al suo amico Franco, l'unico amico:
-"Senti, ma tu ce le hai le tette? Che malattia è quando sono grosse?"-
Franco -" Ma che dici, nessuna malattia, è una cosa naturale, tutte le donne ce le hanno"-
-"e tu... no?"
-"si anche io come tutti i maschi"-
-" E perchè non si vedono? Non sono... malate?"-
-"Ma no che non sono malate, guarda "- e così dicendo si spoglio' dalla cintola in su
Gina guardo' il petto del ragazzo ed incuriosita con un dito spinse sui capezzoli
-" Non sono molli come le mie... Guarda!"- Anche lei si denudò dalla cintola in su... anzi di più, perche' il vestitino intero le cadde per terra e rimase con le sole mutandine.
Franco spinto da curiosita', anche lui allungo' la mano e tocco' i seni accarezzandoli e stringendoli un po':
-" Si, i tuoi sono morbidi..."-
Gina fu pervasa da una strana sensazione, dapprima si spavento' un pò, poi realizzo' che quel tocco non era spiacevole, anzi:
-" Ma sei sicuro che non sono malate? Stringi un pò di più... così se mi fanno male....."-
Franco, anche lui avvertiva un certo calore, strinse un pò di più le tette, massaggiandole a lungo. Gina aveva chiuso gli occhi per gustarsi ancora meglio quella nuova e strana sensazione.
-" Stai tranquilla, non sei malata, e' solo una delle differenze fra uomo e donna"-
-"Una delle differenze? E quali sono le altre?"- Ingenuamente - " Me le fai vedere?"-
Franco -" Va bene" e si tirò giù pantaloni e mutande...
-" Oh mamma mia! Io non ce l'ho quella cosa lì, guarda..."- e si sfilò le mutandine...
I due ragazzi rimasero per un pò una di fronte all'altro, nudi, imbarazzati e senza sapere che fare e che dire. Gina, la più curiosa comincio' a toccare ed accarezzare le spalle più spigolose di Franco per poi tornare sul suo torace, ma con tocchi meno timidi di prima. Poi passò allo stomaco e alla pancia, non oso' scendere più giù per paura... ma si inginocchio' per guardare lo strano coso che a Franco gli pendeva fra le gambe e a lei no -" Franco perchè ce l'hai cosi'? A che serve cosi'? "-
-"Per fare la pipi'"-
-"Ma anche io faccio la pipi', ma non è così... e poi cosa e' quel sacchetto che ci hai sotto? A che serve?"-
-" Perchè sono maschio.. tu non ce l'hai perchè sei una femmina.. ma non ti ha detto niente tua madre?
-"Lei non mi dice mai niente, glie l'ho chiesto ma non mi ha risposto"-
Cosi' dicendo, spinta dalla curiosità accarezzò quella strana borsa che Franco aveva fra le gambe e e scopri' che la "borsa" non era vuota, c'erano come due palline morbide... poi toccò anche quell'appendice pendula...
-"Oh mamma mia scusami ti ho fatto male.. che succede adesso?"-
Il tocco di Gina aveva fatto svegliare il membro di Franco che si era indurito...
-"Franco, perdonami, non volevo farti male, lo giuro..."- Disperata cercava di ricacciare indietro le lacrime..
-" Non mi hai fatto male, Gina, stai tranquilla, mio padre mi ha spiegato, si e' indurito perchè e' eccitato... e quando e' cosi' serve quando ci si sposa e si dorme insieme per avere figli... ecco vedi va messo qui dentro"-
Franco alle parole fece seguire il gesto e tocco' il sesso di Gina e con il ditino le sfiorò la fessurina...
Gina fece un salto indietro, non se lo aspettava, ma soprattutto non si aspettava che le piacesse...
Passarono il pomeriggio ad accarezzarsi e a toccarsi nudi, in piedi uno di fronte all'altra con domande (di Gina) e risposte (di Franco")
-"Gina posso baciarti una tetta? .. è per un esperimento tu guardami fra le gambe"-
-"Si, va bene...."-
Franco poggio' le labbra sul capezzolo, lo lecco' e bacio' e Gina assiste' a una cosa che per lei era un miracolo. Vide il piccolo membro di Franco sollevarsi e raggiungere l'erezione massima..... Mentre Franco continuava ad accarezzare e baciare le sue tette, Gina capì cose molto importanti.. specialmente quando sentì una mano intrufolarsi fra le cosce...
Capi' che accarezzare e farsi toccare dai maschi è bello.
Poi che il pistolino dei maschi non ha una sola dimensione come la passerina delle femmine....puo' essere piccolo e molle quando è calmo e invece duro e più lungo quando è eccitato, e lei decise che le piaceva di piu' in quest'ultimo caso.
Gina non poteva sapere, ma quelle ore avevano dato una svolta decisa alla sua vita futura.
Il pomeriggio si concluse in gloria.. ci fu il primo bacio sulla bocca, a stampo... e decisero di "fidanzarsi".
Poi si rivestirono in fretta fra ridolini complici prima che arrivassero i "grandi"....
Ormai anche loro si sentivano grandi!

FINE